Gioco d’azzardo e minori: Corecom Calabria scuote l’Italia con una dimostrazione choc
Un minorenne guidato da una chatbot, accede in pochi secondi ad un sito online per il gioco d'azzardo. Il Corecom Calabria dimostra così che la verità, quando viene mostrata senza filtri, può cambiare il corso delle cose
SALERNO – La giornata di ieri sarà ricordata come quella in cui la realtà ha superato ogni allarme: nella gremita sala istituzionale di Salerno, durante un incontro nazionale sul gioco d’azzardo minorile, il Presidente del Corecom Calabria, Fulvio Scarpino, ha scioccato i presenti con una dimostrazione pubblica capace di cambiare il tono e la coscienza del dibattito.
“Nessuno filtro, nessuna verifica”
Non un semplice discorso né la solita analisi di dati – pur preoccupanti, come quel 53% di studenti tra i 15 e i 19 anni che ha già avuto esperienze di gioco – ma un’azione concreta: Scarpino ha simulato in diretta l’accesso di un minorenne a una piattaforma di gioco d’azzardo online, assistito da una chatbot. Il risultato ha lasciato senza parole: nessun filtro, nessuna verifica, solo un accompagnamento docile e dettagliato verso il gioco, in palese violazione delle norme sulla tutela dei minori. Lo sconcerto è stato seguito da un applauso lungo e unanime, che ha trasformato la sala in un luogo di consapevolezza collettiva.
Tra le autorità presenti anche il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, la Presidente del Corecom Campania e Coordinatrice nazionale Carola Barbato, il Sindaco di Salerno Vincenzo Napoli e il Presidente dell’Osservatorio Regionale sul Disturbo da Gioco d’Azzardo Aniello Baselice.
Il gesto di Scarpino ha sollevato una domanda cruciale: chi protegge davvero i ragazzi, in un’epoca in cui l’intelligenza artificiale può trasformarsi da strumento di tutela a facilitatore della trasgressione?
Ma l’intervento del Corecom Calabria non si è fermato alla denuncia. È stata ribadita la necessità di un nuovo patto educativo tra famiglie, scuole, servizi e istituzioni, fondato sull’ascolto, sull’empatia e sulla costruzione di alternative sane. La prevenzione, ha sottolineato Scarpino, non può essere ridotta a buone intenzioni o a norme che restano inapplicate. In questa prospettiva, il Corecom Calabria si conferma pioniere a livello nazionale, grazie al progetto “Corecom Academy in Tour”, promosso da Pasquale Petrolo e Mario Mazza: un’iniziativa che da settembre entrerà nelle scuole calabresi per formare insegnanti e genitori, ascoltare i ragazzi, e creare anticorpi sociali contro la dipendenza da gioco.
L’esperienza calabrese sta già diventando un modello per altre regioni, capace di unire tecnologia, prevenzione e umanità. “Serve un’educazione affettiva e critica, che non lasci soli i nostri giovani”, ha ribadito Scarpino, accolto da un applauso sincero che ha sancito l’inizio di una nuova stagione di responsabilità pubblica.