Calabria
Agricoltori, dopo 8 giorni la protesta verso lo stop. Si aprono le trattative in Regione
CATANZARO – La protesta degli agricoltori, durata oltre 8 giorni, si avvia verso lo scioglimento dei presidi permanenti. Il settore – con lunghe file di trattori in corteo che hanno bloccate strade e superstrade italiane e calabresi – scioperava contro i rincari e contro le direttive dell’Unione Europea e le scelte del governo, contro le grandi confederazioni agricole e a difesa dell’agricoltura e dei territori, ma anche contro «la carne coltivata, le farine d’insetti, le tasse, il gasolio, la svendita dei terreni» del lavoro e delle piccole imprese.
Ieri gli agricoltori hanno tenuto un incontro in Cittadella regionale con l’assessore all’Agricoltura Gianluca Gallo, e i dirigenti regionali Salvatore Siviglia e Giacomo Giovinazzo, i sindaci dei Comuni dell’Alto lonio catanzarese e del Crotonese, fra cui il sindaco di Crotone Vincenzo Voce e il presidente della Provincia Sergio Ferrari.
Un tavolo durato diverse ore e sul quale è stata imbastita una trattativa per l’avvio del soddisfacimente delle richieste avanzate nel corso delle proteste. Uno dei grossi problemi degli agricoltori sono gli ungulati (cinghiali) che distruggono i raccolti, per cui si lavorerà all’allargamento della caccia a 12 mesi. Inoltre, per quanto riguarda le liquidazioni avanzate dagli agricoltori nell’ambito dei Pac, attraverso uno speciale accordo con gli organi statali ne verrà sbloccata una parte gia dal prossimo 10 febbraio, e si procederà con la moratoria delle bollette del Consorzio di bonifica e, quindi, con la sospensione dei fermi amministrativi. Per quanto riguarda, invece, l’annoso problema della siccità, la A2A garan-
tira un rilascio extra di acqua irrigua.
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