L’allarme della Federazione Migep sui corsi per operatore socio sanitario non autorizzati.
ROMA – È allarme sui corsi oss indetti da molti enti formativi con esami in altre Regioni. La denuncia è lanciata dalla Federazione Migep e riguarda anche la Calabria. “Corsi che costano migliaia di euro – riporta un comunicato a firma del presidente Angelo Minghetti – e che promettono un futuro da Operatore Socio Sanitario con attestati di dubbia validità”.
Proprio Minghetti si dice è preoccupato per il numero crescente di attestati rilasciati da enti formativi di dubbia legalità. “Appare molto discutibile la qualità formativa offerta a numerosi corsisti – dichiara – che oggi eventualmente potrebbero trovare occupazione presso strutture sanitarie pubbliche, private, RSA, cooperative ecc”.
Il presidente della Federazione Migep tiene a ricordare che gli unici corsi per operatore socio sanitario che consentono di poter ottenere un attestato di qualifica valido ai sensi dell’Accordo Stato Regioni del 22 febbraio 2001, sono di competenza Regionale e pertanto, devono essere formalmente autorizzati dalla Regione. “Prima di spendere denaro – evidenzia – per partecipare ai corsi, bisogna verificare presso la propria regione se esiste l’atto formale generalmente atto di Giunta Regionale o determinazione che approva l’attività e autorizza l’ente cui vi siete rivolti. Nel caso in cui l’ente prescelto pubblicizza l’attività formativa per Oss, avvalendosi della collaborazione con Enti/ Istituti di altre Regioni, bisogna contattare la Regione interessata prima di procedere all’iscrizione per verificare che il corso sia stato autorizzato, chiedendo l’atto o provvedimento amministrativo che autorizza detta formazione in collaborazione con enti di altre regioni verificando anche il numero di progetto che corrisponda all’autorizzazione”.
“L’attività formativa – prosegue Minghetti – in materia di O.S.S. e conseguentemente anche il tirocinio devono essere preventivamente autorizzati dalla Regione, ai sensi dell’art. 2 dell’Accordo Stato Regioni del 22.02.2001. La citata disposizione prevede che “La formazione dell’operatore socio – sanitario è di competenza delle Regioni e delle Provincie Autonome, che provvedono all’organizzazione dei corsi e delle relative attività didattiche”.
Persone truffate in Calabria
Per quanto concerne i corsi di formazione a distanza o formazione in collaborazione con enti di altre regioni ad oggi, sono risultati attestati oss falsi che circolano nella regione Calabria e che tale vicenda, nella sua complessità, coinvolge persone che sono state truffate risultando, quindi, inutili nell’ambito pubblico.
“La formazione europea – sottolinea ancora Minghetti – è totalmente diversa rispetto al nostro paese. L’attestato di oss preso in Italia, non è considerato equipollente negli altri paesi europei, pertanto non spendibile in Europa, inoltre nessuna delibera regionale stabilisce il riconoscimento dell’attestato OSS nelle comunità europee, né tanto meno che si possa lavorare in Europa. Infatti, la delibera della giunta regionale n 5/2009 non parla di attestato oss riconosciuto in Europa. Alla luce di ciò si evince che viene utilizzata una pratica commerciale scorretta ai sensi degli articoli 20 e 21 del Codice del Consumo con speculazione verso i corsisti. La formazione dell’oss – specifica Minghetti – con la terza s non è disciplinata dal contratto collettivo di lavoro del comparto sanità e quindi, del necessario inquadramento giuridico ed economico. Non c’è nessuna disposizione che preveda l’assunzione dell’O.S.S.S nelle varie strutture sanitarie. Peraltro non ci risulta nessuna delibera Regionale sulla formazione dell’oss con la terza s denominata anche complementare. La regione Campania ha stabilito con le proprie delibere che la formazione oss- osss, tirocinio, esami, devono essere eseguiti esclusivamente nella propria regione. Ci domandiamo – conclude Minghetti – quali sono meccanismi di verifica volti ad accettare la qualità e la legalità sulla formazione da parte di queste regioni”.