CATANZARO – Mario Placanica è capace di intendere e di volere.
L’ex carabiniere imputato e prosciolto per la morte di Carlo Giuliani, il giovane ucciso durante il G8 di Genova, e ora imputato per violenza sessuale ai danni della figlia minorenne della sua ex convivente sarà processato. E’ questa la conclusione cui sono giunti i due periti nominati dal tribunale collegiale di Catanzaro che, accogliendo la richiesta dei difensori dell’imputato, gli avvocati Antonio Ludovico e Salvatore Sacco Farago’, aveva affidato l’incarico per una nuova e ulteriore verifica ai dottori Giulio Di Mizio e Michele Di Nunzio. I legali oggi in aula, hanno illustrato gli esiti del proprio lavoro e, pur evidenziando un “disturbo schizotipico” dell’imputato, hanno tuttavia confermato la sua capacita’ processuale. Il processo e’ stato quindi rinviato al 6 dicembre per l’escussione dei primi cinque testimoni dell’accusa, tra i quali la madre della piccola presunta vittima costituitasi parte civile con l’avvocato Teresa Lavecchia. Per la seconda volta, dunque, giunge un responso sull’asserita capacita’ processuale di Placanica dopo il precedente accertamento gia’ disposto all’udienza preliminare che si concluse, il 3 luglio scorso, con il rinvio a giudizio di Placanica disposto dal giudice Tiziana Macri’. In questo procedimento l’ex militare e’ accusato di avere abusato nel 2007 della figlioletta undicenne della ex compagna. Fu proprio la mamma della bambina a denunciare Placanica, nel 2008, facendo partire le indagini sfociate nella richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal sostituto procuratore Simona Rossi.