LAMEZIA TERME – Non ricevono i pagamenti e bloccano la discarica. Pugliano insorge.
L’assessore regionale all’ambiente dichiara di reputare “del tutto ingiustificato, incomprensibile e, per questo, insopportabile lo sciopero negli impianti di Lamezia Terme, di Alli e presso la discarica di Pianopoli perché ha paralizzando il sistema di trattamento e smaltimento dei rifiuti, in un momento di grave emergenza per la Calabria. Appare evidente che farsi guidare da qualche soggetto irresponsabile, seppur vestito degli abiti sindacali, a scioperare in un momento di grave difficoltà, non fa altro che rendere difficilissimo il superamento dell’emergenza. Sarebbe, invece, necessario risvegliare l’orgoglio di appartenenza ad una regione straordinaria, che richiede maggiore responsabilità e collaborazione da parte di tutti. Le vertenze dei lavoratori impegnati nel sistema dei rifiuti continueranno a ricevere, ascolto e sostegno da parte del governo regionale, che è impegnato a tutelarne la sicurezza occupazionale, anche perché garanzia di professionalità acquisita, ed ogni altro diritto, nel rapporto con i soggetti gestori dei servizi. Potrebbero mettere a rischio il sostegno della Regione – minaccia Pugliano – se le vertenze dovessero produrre ulteriori azioni di contrasto agli interessi della Calabria e dei calabresi. La Regione sta pianificando programmi e politiche di riduzione della produzione dei rifiuti attraverso azioni di sostegno alla raccolta differenziata, al recupero e riciclo, con strumenti normativi e finanziari, già definiti ed impegnati, che rimetteranno in ordine il sistema dei rifiuti, completando ed ammodernando il sistema tecnologico calabrese”.
Le affermazioni dell’assessore all’Ambiente non sono piaciute ai grillini che non hanno esitato a fare luce sull’operato della giunta Scopelliti sul fronte rifiuti. “Sono inconcepibili dichiarazioni quali quelle che purtroppo arrivano dalla nostra regione in balia di personaggi come l’assessore Pugliano, afferma il deputato del M5S Sebastiano Barbanti – che ammonisce lavoratori che non prendono lo stipendio, subendo turnazioni massacranti e con scarsissima qualita’ del lavoro, dall’alto dei suoi privilegi e con la sicurezza del lauto stipendio puntualmente accreditato ogni mese. Consiglierei prima di parlare di irresponsabilita’, di guardare innanzitutto in casa propria e in casa di chi, nell’ultimo quindicennio, ha fatto finta di occuparsi del problema della gestione dei rifiuti con il benestare di tutte le forze politiche (nessuna esclusa) negli anni alternatesi, e grazie al concreto aiuto dei prefetti e dei ruoli emergenziali di supporto. L’emergenza non e’ mai terminata con il passaggio dei poteri nelle sue mani, egregio Assessore, ma si e’, anzi, assistito ad un impennarsi delle criticita’ a cui, sempre con maggiore difficolta’, ormai si riesce a far fronte se non grazie a quei lavoratori da lei definiti ‘irresponsabili’. All’inconsistenza delle sue parole che quotidianamente riempiono i giornali, in merito al trattamento dei rifiuti (che per noi sono assimilabili alle materie prime), agli impianti (che per noi sono semplicemente discariche), al riciclo (nei fatti non consentito per carenza di legge nella nostra Regione), rispondiamo, come M5S, che la gravissima situazione in cui versa la Calabria si sarebbe potuta evitare se, invece di chiacchierare, la classe politica locale che rappresenta avesse preso anche solo in considerazione alcune delle nostre idee e proposte contenute nel Piano Rifiuti Regionale, inviato piu’ volte alla vostra attenzione, e soprattutto se avesse legiferato in materia, in modo che i comuni calabresi avvessero potuto decidere autonomamente quali soluzioni attuare per soddisfare le necessita’ dei loro cittadini senza sottostare ai resistibili diktat dettati da una pseudo-emergenza”.