La Calabria è una regione nota per la ‘dispersione’ di finanziamenti; soldi che arrivano al territorio ma che non vengono spesi perchè manca la programmazione e la pianificazione.
COSENZA – Anche l’edilizia sociale potrebbe trovare una nuova linfa, ma nonostante la Regione Calabria disponga di 150 milioni di euro e la possibilità di utilizzare anche i fondi che il Governo nazionale ha stanziato nella Legge di Stabilità, resta immobile. Nel corso della riunione della Conferenza Stato – Regioni lo scorso 14 aprile, è stato approvato un bando per predisporre un programma straordinario di interventi per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie dei capoluoghi di provincia. Un investimento del Governo da 500 milioni di euro. La Regione Calabria, di suo, avrebbe la possibilità di utilizzare ben 150 milioni di residui, dei ‘Buoni Casa’ e dei fondi ‘ex Gescal’ e poi c’è una parte di fondi che resta ‘parcheggiata’ nella Cassa Depositi e Prestiti. Un’opportunità che resta ferma al palo.
A spiegare cosa manca al sistema che è completamente fermo, ai microfoni di Rlb Radioattiva, è il consigliere regionale Carlo Guccione: “non c’è un piano o una cabina di regia per programmare“.
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Uno spreco di denaro, ennesime occasioni perse, e soprattutto la mancanza di un piano, una programmazione, una cabina di regia tra i Comuni, le imprese e la Regione Calabria. Nulla di tutto ciò che invece, secondo Guccione, muoverebbe non solo il tessuto sociale (che tornerebbe a respirare), ma anche l’economia e di conseguenza l’occupazione. Ci sono enormi disponibilità finanziarie che potrebbero garantire alle città calabresi di riqualificarsi ma la Regione Calabria, preferisce non utilizzarli.