Domenico Laface, 59 anni, compagno e convivente di Maria Immacolata Rumi, la donna morta sabato scorso in ospedale dopo essere stata percossa.
I militari della Compagnia di Reggio Calabria, diretta dal capitano Pantaleone Grimaldi, hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip Cinzia Lagana’, che non ha convalidato il fermo disposto ieri dal pm, ma ha emesso il provvedimento cautelare. L’accusa nei confronti dell’uomo è di maltrattamenti in famiglia aggravati dalla morte, reato previsto e punito dall’art. 572 comma 2 del codice penale. Sabato mattina era stato lo stesso Laface ad accompagnare la convivente, con la quale ha avuto 6 figli, al pronto soccorso degli ospedali Riuniti. L’uomo ai sanitari ha riferito che la donna si era sentita male, ma dagli accertamenti è emerso che e’ morta qualche ora dopo per una grave emorragia interna provocata, secondo quanto e’ stato accertato successivamente, da una lesione alla milza. Alcuni dei figli della coppia, sentiti dai Carabinieri, hanno confermato che il padre e la madre litigavano spesso, e che il padre talvolta la malmenava.