COSENZA – I sapori della buona tavola, “speziati” di calabrese. La nostra cucina regionale, inserita nell’elenco delle prelibatezze italiane
ed internazionali, trionfa. L’ultimo meritato riconoscimento arriva da Pisa, dove tre “eccellenze” sono state insignite dell’etichetta di migliori. Salvatore Benvenuto, rinomato chef diamantese, è stato insignito del prestigioso riconoscimento internazionale “Fascia Rossa” nel corso della manifestazione eno-gastronomica “Disciples d’Escoffier”, svoltasi presso la sede dell’Istituto Alberghiero “G. Matteotti”. Con Benvenuto sono stati premiati altri due chefs calabresi: Carmelo Fabbricatore di Bisignano e Bruno Ranuio di Sant’Agata d’Esaro. I tre chef oltre ad avere maturato un curriculum di lavoro più che trentennale nel settore dei servizi ristorativi, sono stati promotori e fondatori dell’Associazione Provinciale Cuochi Cosentini e dell’Unione Cuochi Calabresi. Hanno, inoltre, promosso e organizzato numerosi concorsi di cucina calabrese per la valorizzazione e la divulgazione dei prodotti agro-alimentari ed enologici della Calabria. La manifestazione, che letteralmente significa “discepoli di Escoffier che prende il nome dal celeberrimo caposcuola della cucina francese Auguste Escoffier, ha carattere internazionale in quanto vi fanno parte cuochi operante in tutti i paesi dell’Unione Europea, Stati Uniti, Canada, e paesi asiatici, con lo scopo di “trasmettere e far crescere la cucina legata al territorio, ovvero piatti preparati secondo le tradizioni e la cultura alimentare del mangiar sano”. Nel corso dell’evento, dove hanno partecipato numerose personalità della gastronomia e autorità istituzionali della provincia di Pisa, sono state preparate pietanze del passato realizzate con prodotti prevalentemente del territorio di appartenenza, cosiddette “a km 0”, rivisitate e presentate in veste moderna secondo i canoni della cucina dei nostri giorni. “Sarà imminente anche nella nostra Regione – annuncia lo chef Benvenuto – la costituzione dell’associazione “Disciples d’Escoffier”, in modo da poter divulgare e far conoscere sempre più, attraverso corsi d’aggiornamento mirati e rivolti soprattutto ai giovani frequentanti le scuole alberghiere, il ricco patrimonio dei prodotti agroalimentari ed enologici che può vantare la nostra terra. Sarà, inoltre, nostro intento promuovere delle iniziative in modo sinergico con le istituzioni locali per una partecipazione più attiva e mirata a catalogare ricette della cucina tipica territoriale e a far certificare particolari prodotti agro-alimentari di ottima qualità, purtroppo ancora poco conosciuti”. “La cucina – scriveva Escoffier – deve sapersi evolvere alla stregua dell’evoluzione della società, senza mai cessare di essere un’arte”.