Continua a far discutere la nomina del figlio del sottosegretario allo Sviluppo Economico Tonino Gentile (Ncd) nel CdA dell’Istituto Nazionale Tumori che ha sede a Milano.
COSENZA – Una decisione che in molti considerano pilotata e che ha sconcertato non poco buona parte dell’opinione pubblica e del mondo culturale e politico, con M5s e Idv che hanno chiesto la revoca della nomina per la mancanza delle competenze richieste in ambito sanitario del giovane avvocato cosentino. Sulla vicenda, nonostante ricopra una carica istituzionale di grande prestigio, continua a non esprimersi Tonino Gentile. Una strategia attuata già altre volte in passato dal sottosegretario (anche di fronte ad attacchi più violenti) che ha quasi sempre portato buoni frutti alla sua carriera. Ma oltre al silenzio di Gentile, in questa vicenda spicca anche il mutismo del Pd calabrese, che con il suo segretario Ernesto Magorno da tempo sta facendo la corte all’esponente del Nuovo centrodestra per portarlo a schierarsi apertamente dalla parte del candidato sindaco per la città di Cosenza Lucio Presta. Anche questa si chiama strategia.
Le nomine del CdA
Dei sette componenti del Consiglio di amministrazione dell’Istituto Tumori, Andrea Gentile (36 anni), coinvolto due anni fa nel caso dell’Ora della Calabria (il quotidiano che il 19 febbraio 2014 non uscì in edicola dopo una telefonata notturna tra l’editore del giornale, Alfredo Citrigno e lo stampatore Umberto De Rose, con quest’ultimo che chiedeva di togliere la notizia relativa a un’indagine in corso proprio nei confronti del figlio del sottosegretario) è l’unico designato dal Ministero della Salute. Gli altri sei sono stati indicati dalla Regione Lombardia o dal Comune di Milano. Designazioni che molti esperti del settore considerano da sempre pilotate, ma dando un’occhiata al curriculum del giovane Gentile, appare evidente la carenza di titoli necessari per poter operare al meglio in un settore delicato come quello della cura del cancro.
Ma chi sono gli altri componenti del CdA dell’Istituto Tumori?
Il presidente è Enzo Lucchini, 61 anni, medico legale. Ha già ricoperto importanti ruoli di dirigenza nell’ambito della Sanità Lombarda. È stato Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Lecco e presidente di Arpa Lombardia. Da febbraio 2015 Lucchini ha ricoperto in Regione Lombardia il compito di coordinare le azioni di riordino del sistema sanitario regionale. Guadagnerà 157.520,80 euro lordi all’anno.
I consiglieri (guadagneranno ciascuno 31.504,16 euro lordi all’anno)
Andrea Gambini, 45 anni, medico, laureato in Farmacia, dal 2007 è Direttore Generale della Fondazione Istituto Insubrico di Ricerca per la Vita (ex Centro Ricerche Pfizer) di Varese. È stato Direttore tecnico scientifico e responsabile del trasferimento tecnologico presso PSTL S.P.A. di Busto Arsizio. Dal 1997 al 1999 Consigliere Provinciale della Provincia di Varese. Dal 1998 al 2002 Presidente ed Amministratore Delegato della Azienda Servizi Uboldo. Gestione farmacie e servizi pubblici. Dal 2000 al 2002 Assessore Provinciale alla Pubblica Istruzione ed edilizia scolastica della Provincia di Varese. Relatore a numerosi convegni e seminari riguardanti tematiche del Servizio Sanitario.
Carolina Pellegrini, 54 anni, laureata in Lettere moderne, docente in istituti superiori, è stata candidata a sindaco per il Pdl nel comune di Rho nel 2011; assessore di Rho alle politiche sociali e assessore alla famiglia della Regione Lombardia. Ha ricoperto sempre in regione la carica di consigliera di parità. Oltre ad essere membro della giunta Formigoni ha occupato anche un posto nel consiglio comunale di Rho.
Roberto Comazzi, 69 anni, laureato in Medicina e Chirurgia, tra i vari incarichi è Direttore Sanitario di Casa-Famiglia presso l’Istituto dei Ciechi di Milano. È stato Dirigente Medico Cardiologo presso l’Istituto Tumori di Milano. È stato docente di Igiene presso la Scuola Superiore per Assistenti Sociali dell’Ansi (Associazione Nazionale Scuole Italiane) e docente di Cardiologia presso la Scuola per infermieri di Milano.
Francesca Zanconato, 64 anni, laureata in Scienze Politiche (moglie dell’ex amministratore delegato dell’Eni, Paolo Scaroni) costretta alle dimissioni da vicepresidente del Pio Albergo Trivulzio dopo lo scandalo Affittopoli. Ha ricoperto, tra le altre cose, la carica di consigliere presso l’Associazione “Amici dell’Ospedale Policlinico e della Mangiagalli Donatori di sangue Onlus”.
Alberto Mattioli, 58 anni, ha ricoperto diversi ruoli dirigenziali, Consigliere di Amministrazione e in Organi di Controllo e Vigilianza. Dal 2004 al 2009 vicepresidente della Provincia di Milano e assessore con Deleghe al Bilancio, alle società partecipate e alle Relazioni Internazionali.
Il curriculum di Andrea Gentile
http://www.istitutotumori.mi.it/upload_files/cv_Consigliere_Gentile.pdf