Sono circa un migliaio le persone, secondo fonti della Questura, che questa mattina hanno attuato una manifestazione a Catanzaro per chiedere il rilascio dell’autorizzazione per l’apertura del “Marrelli Hospital”.
CATANZARO – La struttura sanitaria di Crotone dovrebbe garantire assistenza ai malati oncologici, è pronta ma l’autorizzazione non arriva. E così questa mattina, circa mille manifestanti si sono riuniti in piazza Prefettura nel capoluogo ed hanno bloccato corso Mazzini, paralizzando di fatto il centro città, chiedono di poter raggiungere la vicina sede di palazzo Alemanni, dove si trovano gli uffici del commissario per il piano di rientro dal debito sanitario. Il “Marrelli Hospital” aspetta da mesi l’autorizzazione per l’apertura, bloccata, secondo i promotori della manifestazione, dalla burocrazia. Pochi giorni fa il direttore generale del Dipartimento Salute della Regione, Riccardo Fatarella, ha scritto al commissario Scura per evidenziare che, a suo parere, non esisterebbero motivi ostativi al rilascio dell’autorizzazione.
I dimostranti hanno attuato una ‘rumorosa‘ protesta; sono arrivati infatti ‘armati’ di trombe, tamburi, fischietti e tantissimi striscioni e cartelli per denunciare la “burocrazia” che sta “uccidendo Crotone”. Ben sedici i pullman e diverse autovetture per mettere in atto la protesta guidata Una protesta rumorosa e dai toni duri, che non ha mancato di provocare disagi nel capoluogo calabrese. La struttura sanitaria privata ancora chiusa, metterebbe a rischio la già difficile condizione che si vive a Crotone.
Gran parte dei cartelli e degli striscioni sono rivolti al commissario per il piano di rientro dal debito sanitario e al suo vice, Massimo Scura e Andrea Urbani: “Scura e Urbani rispetto per la Calabria“, ed ancora “Scura e Urbani Checco Zalone della sanita’ in Calabria“. I cori dei presenti hanno avuto un unico messaggio: “Vogliamo l’autorizzazione“. Una richiesta ripetuta e urlata per ore davanti al palazzo della prefettura di Catanzaro. Nel corteo molti bambini con i genitori, ma pure cittadini stranieri con tanto di trombe e fischietti per chiedere una risposta urgente e concreta davanti alla denuncia, scritta su un cartello: “A Crotone si muore di burocrazia“.