COSENZA – Alla Regione è l’ora delle grandi manovre. L’ipotesi di un rimpasto di Giunta, su cui si è detto, scritto, immaginato, pensato,
discusso e preconizzato di tutto, è sempre più vicina. Il presidente Scopelliti e i suoi più stretti collaboratori, tra riunioni fiume, incontri allargati e altro, disegna le linee guida del nuovo volto che intende dare al nuovo corso della Regione Calabria. Seppur il totonomi gira da un pò, tra i diretti interessati nessuno parla. Pura pretattica, per usare un termine calcistico, o incertezza e confusione sui papabili? Non è dato allo stato saperlo. Quello che si sa è che, il governatore ha dichiarato che in un paio di settimane, al massimo quindici giorni, la fumata sarà “bianca”. “La nuova giunta sarà fatta nelle prossime settimane. Penso che da qui a 15 giorni avremo abbondantemente chiuso questo cerchio. Non è questo il problema perché la giunta è già disegnata e definita mentalmente già da prima delle elezioni. E intorno a questo progetto non c’è un problema di nomi di chi deve entrare in giunta. Oggi, comunque, abbiamo degli elementi di novità aggiuntivi come il tema della sanità che va definito e ci sono alcuni direttori generali che sono andati via. E questo è un ulteriore motivo di soddisfazione per me perché dimostra che le donne e gli uomini che ho scelto sono di qualità come Anna Tavano, che va in Lombardia, o come Maria Grazia Nicolò, che va a fare il commissario a Quarto rientrando da prefetto nei ranghi dell’amministrazione dell’Interno. Insomma, c’è una riorganizzazione – ha concluso Scopelliti – di tutta la macchina amministrativa e c’è la riforma degli enti. Stiamo andando a disegnare uno scenario nuovo con postazioni e con assunzioni di responsabilità diverse rispetto al passato. Dal quadro nazionale emerso dopo le elezioni, per noi, sono arrivati solo effetti benefici”.Quanto poi alla sostituzione del centrista Francescantonio Stillitani che, prima delle ultime elezioni politiche, si era dimesso da assessore regionale e aveva lasciato il partito, il governatore ha aggiunto: “Quando verrà il momento di dare indicazioni, sarà l’Udc ad assumersi le sue responsabilità sui nomi. Il discorso generale sulla prospettiva della riorganizzazione lo abbiamo già affrontato e ampiamente condiviso”. Ora la mossa tocca all’Udc.