CATANZARO – Medici privati nell’Asp di Catanzaro. Con tanto di fattura.
Ancora una volta l’attivita’ libero professionale svolta dai medici dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro e’ finita all’attenzione della Procura della Repubblica del capoluogo calabrese che, dopo una serie di verifiche, procedera’ ad indagare in maniera piu’ approfondita nei confronti di quindici persone. I risultati delle prime indagini, compiute dalla Guardia di finanza, sono contenuti in una vasta informativa depositata all’Ufficio giudiziario dove il sostituto procuratore, Domenico Guarascio, valutera’ adesso come proseguire nei confronti di quelle posizioni che hanno catalizzato l’attenzione degli investigatori i quali hanno passato al setaccio tutta l’attivita’ svolta dai medici dell’Azienda in regime di intramoenia. In qualche caso, infatti, sarebbero emerse delle anomalie perche’ alcuni professionisti avrebbero svolto attivita’ privata in difformita’ delle regole previste per l’espletamento della libera professione all’interno delle strutture pubbliche, rispetto alla quale i militari hanno proceduto anche agli accertamenti fiscali sull’emissione delle relative fatture. Gia’ il mese scorso era venuta alla luce una precedente indagine che ha coinvolto una dottoressa dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro indagata dallo stesso sostituto procuratore Guarascio perche’, secondo l’ipotesi investigativa delineata a seguito di specifiche verifiche fiscali effettuate dalle Fiamme gialle, sarebbe emerso che il medico avrebbe svolto abusivamente l’attivita’ extramoenia, fornendo consulenze esterne, anche agli uffici del tribunale di Catanzaro, nonostante avesse scelto di lavorare in regime di esclusiva con l’ente pubblico di appartenenza.