I 370 milioni di tasse pagate ogni anno dai calabresi non bastano, si pensa ad aumentare il prezzo del bollo auto. Oltre sei ore di consiglio regionale per scegliere come gestire nei prossimi anni la Calabria.
CATANZARO – Iniziato alle 15.15 il consiglio regionale di ieri si è chiuso alle 21.37. Presieduti dal vicepresidente Nicola Irto i lavori hanno riguardato decisioni strategiche in settori nevralgici della società calabrese, a partire dal bilancio. Gli ingenti debiti nelle casse regionali, come ha spiegato l’assessore al ramo Antonio Viscomi, saranno coperti con due mutui che i calabresi pagheranno spendendo circa 8 milioni di euro l’anno al fine di ripianare un rosso in bilancio che supera i 120 milioni di euro (89 milioni da pagare nei prossimi 30 anni e 32 nei prossimi sette anni). Mutui indispensabili per evitare la ‘bancarotta’ della Regione Calabria, come ha ammesso lo stesso Oliverio, puntando il dito contro i 40 milioni di debiti lasciati in eredità dall’amministrazione Scopelliti. E proprio sulle modalità di gestione del denaro attuato dalla Giunta Scopelliti si è soffermata la minoranza rilevando come non vi sia alcuna differenza tra la passata amministrazione e quella attuale. I debiti infatti saranno pagati riducendo le spese a 360°, a partire dalla sanità che attualmente assorbe il 60% dei costi in bilancio. Nel corso dell’assise è stato fatto presente come l’entità delle entrate proveniente dalle tasse versate dai calabresi risulti costante con 370 milioni di euro che diligentemente vengono ogni anno pagati dai cittadini.
Ma ciò non basta a mantenere il ‘carrozzone’ della Regione che ora paga il prezzo della riduzione dei finanziamenti governativi e dei pignoramenti a suo carico. Per risolvere ciò Viscomi del PD ha quindi proposto di aumentare il bollo auto a tutti i calabresi. Su 5,4 miliardi di euro in bilancio per il 2016, 700 milioni non sono ancora vincolati a spese particolari, ma verranno utilizzati per ‘tappare’ altri buchi in bilancio che potrebbero palesarsi una volta presi in esame i conti delle società partecipate della Regione Calabria nonchè coprire i costi per mutui, stipendi e contratti già stipulati. Sui fondi europei Oliverio ha affermato che per evitare, come successo negli anni passati, che i finanziamenti non siano sfruttati saranno investiti 280 milioni di euro che fungeranno da cofinanziamento al fine di rendere attivi i progetti su cui l’Unione Europea intende investire cui ammontare, sino al 2020 è pari a 3,5 miliardi di euro. La proposta di legge recante ad oggetto il Bilancio di previsione finanziario della Regione Calabria per gli anni 2016-2018, nonostante le sue evidenti criticità, è stata approvata ieri in consiglio regionale sancendo i vincoli economici del prossimo triennio.
Tre anni in cui, come deciso ieri, i calabresi dovranno nuovamente subire gli effetti della proroga dello stato di emergenza nel settore rifiuti con tutte le conseguenze che comporterà la deroga alla normativa vigente. Il provvedimento è stato approvato, come ammesso dallo stesso consigliere del PD Domenico Bevacqua vista l’impossibilità della Giunta Oliverio di risolvere la questione rifiuti diversamente. L’obiettivo sarebbe quello di scongiurare il rischio di accumulare rifiuti utilizzando anche le discariche private. In merito l’assessore all’Ambiente Antonietta Rizzo ha affermato che “fino ad oggi sono mancati investimenti per la realizzazione di impianti per il ciclo integrato dei rifiuti, la proroga è necessaria e congrua per consentire di realizzare le gare europee e procedere alla costruzione dei nuovi impianti. Così facendo si avrà la possibilità di usare impianti privati, senza aggravio di spesa, per lo smaltimento del “tal quale” e dei residui della raccolta differenziata”.
Eppure lo smaltimento del tal quale in discarica è illegale e la costruzione di inceneritori una pratica che la comunità europea sta tentando di scongiurare. Ma alla Regione Calabria ciò non interessa. L’emergenza rifiuti è prorogata al 31 Dicembre 2017. Intanto il consigliere Tallini ha denunciato in aula ritardi che possono essere interpretati “come un tentativo da parte del governo regionale di appropriarsi della gestione delle gare di appalto per l’affidamento e la gestione del ciclo integrato di rifiuti a svantaggio dei cittadini calabresi, obbligati a pagare per ulteriori due anni tariffe aumentate. Proseguendo, chiede di capire quali criteri saranno seguiti per scegliere le imprese aggiudicatarie in sede di affidamento diretto e, criticando l’impostazione prevista per le Linee guida in materia di rifiuti, paventa profili di incostituzionalità sulla proposta in questione”. Anche Guccione del PD ha criticato la scelta di assecondare la gestione rifiuti avviata dalla Giunta Scopelliti in quanto ritiene che “la soluzione non possa essere trovata autorizzando la proroga per ulteriori due anni, riproponendo esattamente lo stesso schema del passato. E’ doveroso individuare un percorso verificabile, dove siano previste sanzioni per chi sbaglia, e verifiche semestrali in Consiglio, al fine di creare il giusto clima anche nell’apparato burocratico, che deve essere consapevole che deve produrre risultati per i calabresi”.
Dal suo canto il presidente Oliverio pur non chiarendo che tipi di impianti per lo smaltimento rifiuti saranno creati in Calabria annuncia che saranno investiti ben cento milioni di euro di fondi comunitari “con la pubblicazione, entro gennaio 2016, dei bandi di gara e la conclusione delle procedure entro agosto 2016. Ricordato il parere favorevole del Ministero competente sull’iter avviato, riferisce l’allocazione dei nuovi impianti nei siti preesistenti, tranquillizzando il consigliere Guccione in merito alla circostanza che non vi sarà alcun aumento dei metri cubi di rifiuti. Precisato, inoltre, che nella discarica di Celico non saranno conferiti rifiuti urbani, sottolinea, altresì, l’’adozione di tutte le procedure e cautele idonee ad un trattamento ottimale che non comporti disagi alla popolazione. a breve, diventeranno operativi gli impianti di Reggio Calabria, Catanzaro e Sibari”. Nel corso dell’assise inoltre è stata votata la nuova disciplina in materia urbanistica della Regione Calabria.
