CATANZARO – Aprire un confronto sulla condizione dei precari e’ quanto chiede il Segretario della Uil Calabria, Roberto Castagna, “allarmato – spiega un
comunicato – dalla situazione che vede, da uno studio fatto a livello nazionale, secondo cui dopo la Riforma Fornero solo il 5% e’ stato stabilizzato. Il 27% – dice Cstagna – non ha visto rinnovato il proprio contratto, il 22% e’ scivolato verso un contratto precario peggiore e solo il 4% e’ passato a un contratto precario con maggiore tutele.
Nel dettaglio: il 38% dei contratti a tempo determinato, il 23% dei contratti a progetto e il 22% degli incarichi a partita IVA non sono stati rinnovati e solo il 3% dei lavoratori a progetto sono transitati verso il Contratto di Apprendistato”.
Sulla base di questi dati, secondo il segretario Uil, “si puo’ sintetizzare che con la Riforma Fornero la situazione dei precari e’ peggiorata o, nel migliore dei casi, e’ rimasta invariata.
Questi dati confermano che, in una fase di recessione, la Riforma del Mercato del Lavoro non puo’ avere effetti positivi sulla qualita’ dei rapporti di lavoro. Inoltre, i tanti lavoratori a progetto, ai quali non e’ stato rinnovato il contratto non possono accedere all’Aspi e alla mini Aspi, risultando cosi’ penalizzati anche sul versante degli Ammortizzatori Sociali. Questa situazione rapportata al dato calabrese rischia di essere una sorta di bomba sociale”.
Castagna spoiega inoltre che “i n Calabria i rapporti precari raggiungono la fatidica cifra di 200 mila e se le percentuali da applicare dovessero essere quelle nazionali il problema sarebbe devastante. Da qui l’invito ad aprire, nell’immediato, un confronto di merito per fare il punto sui contratti da rinnovare e su quelli non rinnovati, per approntare una strategia capace di evitare una ecatombe sociale senza precedenti. Il confronto, inoltre, – conclude – serve a meglio calibrare e a monitorare le risorse messe in campo per sostenere e implementare l’occupazione”.