Per le morti degli operai inizialmente erano stati coinvolti ben 35 dirigenti dell’Eni.
CROTONE – Condanna per omicidio colposo e assoluzione dall’accusa di disastro ambientale: sono queste le richieste fatte dal pm della Procura di Crotone Francesco Carluccio al giudice Bianca Maria Todaro nel processo per le morti di alcuni operai dell’ex stabilimento Montedison dovute, secondo l’accusa, all’amianto e alla radioattività presente nella discarica che avrebbe dovuto contenere solo inerti. Il pm, in particolare, ha chiesto l’assoluzione per gli otto imputati dal reato di disastro ambientale perché il fatto non sussiste ed ha ha chiesto la condanna a pene variabili da due anni e sei mesi a due anni e dieci mesi per tre ex direttori, un funzionario e il medico del vecchio stabilimento per la morte di due lavoratori rispetto alle sette vittime originariamente individuate dalle indagini della Procura. La condanna è stata chiesta per Maurizio Aguggia e Giuseppe Agliata (2 anni e sei mesi di reclusione) e di Giancarlo Savorelli, Giulio Verri e Ottorino Sapere (2 anni e 10 mesi).