Calabria
Elezioni 2022: alle 12:00 in Calabria affluenza in calo al 12,84%. Si vota fino alle 23
In Italia il dato si assesta al 19,23% in linea con le passate elezioni del 2018. In Calabria dati in calo: ha votato il 12,80% degli aventi diritto

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4 mesi fail
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M.G.
COSENZA – Quando sono pervenuti quasi tutti i dati delle oltre 7mile sezioni di tutta Italia per il rinnovo del Parlamento, alle ore 12 ha votato il 19,23% degli aventi diritto. Un dato praticamente in linea rispetto a quello della precedente tornata elettorale del 2018, quando alla stessa ora si era recato alle urne il 19,18% degli elettori. In Calabria, invece, il dato resta il più basso di tutte le regioni italiane insieme a Sardegna, Basilicata e alla Campania ed è in ulteriore discesa rispetto alle elezioni politiche del 2018. Alle ore 12, infatti, nella nostra regione hanno votato quasi l’12,84% degli aventi diritto rispetto all’15,11% delle precedenti consultazioni. La Provincia di Catanzaro è quella con l’affluenza più alta al 14,01%, seguita da quella di Cosenza al 13,53%, Vibo Valentia al 12,29% e Crotone al 12,18. Ultima la provincia di Reggio Calabria al 11,49%.
Per quanto riguarda la provincia di Cosenza, alle ore 12 nel capoluogo Bruzio ha votato il il 16,33% degli avanti diritto, in calo in un punto percentuale rispetto al 2018 (17,9%). A Rende ha votato il 15,84% (nel 2018 il dato era al 17,29%), a Montalto Uffugo il 15,12% (16,11% alle passate consultazioni) mentre a Corigliano-Rossano ha votato l’11,78%.
ORE 12: TUTTI I DATI DELL’AFFLUENZA IN PROVINCIA DI COSENZA
PROVINCIA COSENZA | 13,54% |
ACQUAFORMOSA | 17,28% |
ACQUAPPESA | 13,31% |
ACRI | 9,93% |
AIELLO CALABRO | 16,00% |
AIETA | 5,61% |
ALBIDONA | 7,89% |
ALESSANDRIA DEL CARRETTO | 7,37% |
ALTILIA | 11,45% |
ALTOMONTE | 8,51% |
AMANTEA | 17,83% |
AMENDOLARA | 14,19% |
APRIGLIANO | 10,68 |
BELMONTE CALABRO | 12,71% |
BELSITO | 11,61% |
BELVEDERE MARITTIMO | 15,16% |
BIANCHI | 12,18% |
BISIGNANO | 12,88% |
BOCCHIGLIERO | 13,74% |
BONIFATI | 13,16% |
BUONVICINO | 9,05% |
CALOPEZZATI | 12,90% |
CALOVETO | 10,17% |
CAMPANA | 12,97% |
CANNA | 9,57% |
CARIATI | 11,04% |
CAROLEI | 13,40% |
CARPANZANO | 11,73% |
CASALI DEL MANCO | 15,64% |
CASSANO ALL’IONIO | 12,90% |
CASTIGLIONE COSENTINO | 10,98% |
CASTROLIBERO | 19,11% |
CASTROREGIO | 17,87% |
CASTROVILLARI | 15,18% |
CELICO | 11,97% |
CELLARA | 17,84% |
CERCHIARA DI CALABRIA | 10,68% |
CERISANO | 12,48% |
CERVICATI | 12,99% |
CERZETO | 11,95% |
CETRARO | 11,23% |
CIVITA | 9,91% |
CLETO | 15,26% |
COLOSIMI | 11,94% |
CORIGLIANO-ROSSANO | 11,78% |
COSENZA | 16,33% |
CROPALATI | 11,92% |
CROSIA | 11,18% |
DIAMANTE | 15,46% |
DIPIGNANO | 12,74% |
DOMANICO | 15,19% |
FAGNANO CASTELLO | 13,74% |
FALCONARA ALBANESE | 10,66% |
FIGLINE VEGLIATURO | 12,53% |
FIRMO | 13,15% |
FIUMEFREDDO BRUZIO | 10,76% |
FRANCAVILLA MARITTIMA | 11,41% |
FRASCINETO | 17,03% |
FUSCALDO | 11,59% |
GRIMALDI | 16,15% |
GRISOLIA | 7,34% |
GUARDIA PIEMONTESE | 13,50% |
LAGO | 14,59% |
LAINO BORGO | 12,60% |
LAINO CASTELLO | 10,57% |
LAPPANO | 13,42% |
LATTARICO | 11,60% |
LONGOBARDI | 13,27% |
LONGOBUCCO | 9,37% |
LUNGRO | 11,60% |
LUZZI | 10,60% |
MAIERA’ | 9,37% |
MALITO | 12,15% |
MALVITO | 9,39% |
MANDATORICCIO | 11,77% |
MANGONE | 14,43% |
MARANO MARCHESATO | 16,11% |
MARANO PRINCIPATO | 15,32% |
MARZI | 12,33% |
MENDICINO | 14,13% |
MONGRASSANO | 16,79% |
MONTALTO UFFUGO | 15,12% |
MONTEGIORDANO | 15,53% |
MORANO CALABRO | 14,41% |
MORMANNO | 15,97% |
MOTTAFOLLONE | 11,71% |
NOCARA | 5,90% |
ORIOLO | 8,70% |
ORSOMARSO | 13,42 |
PALUDI | 16,17% |
PANETTIERI | 17,38% |
PAOLA | 17,27% |
PAPASIDERO | 15,07% |
PARENTI | 11,78% |
PATERNO CALABRO | 13,53% |
PEDIVIGLIANO | 12,64% |
PIANE CRATI | 14,55% |
PIETRAFITTA | 9,57% |
PIETRAPAOLA | 9,60% |
PLATACI | 13,67% |
PRAIA A MARE | 16,39% |
RENDE | 15,84% |
ROCCA IMPERIALE | 14,87% |
ROGGIANO GRAVINA | 10,61% |
ROGLIANO | 14,39% |
ROSE | 12,60% |
ROSETO CAPO SPULICO | 12,78% |
ROTA GRECA | 8,65% |
ROVITO | 15,86% |
SAN BASILE | 17,80% |
SAN BENEDETTO ULLANO | 11,05% |
SAN COSMO ALBANESE | 9,74% |
SAN DEMETRIO CORONE | 13,72% |
SAN DONATO DI NINEA | 10,29% |
SAN FILI | 13,08% |
SAN GIORGIO ALBANESE | 10,78% |
SAN GIOVANNI IN FIORE | 12,71% |
SAN LORENZO BELLIZZI | 9,26% |
SAN LORENZO DEL VALLO | 8,57% |
SAN LUCIDO | 14,80% |
SAN MARCO ARGENTANO | 13,75% |
SAN MARTINO DI FINITA | 10,16% |
SAN NICOLA ARCELLA | 14,60% |
SAN PIETRO IN AMANTEA | 16,94% |
SAN PIETRO IN GUARANO | 13,56% |
SAN SOSTI | 11,04% |
SAN VINCENZO LA COSTA | 13,63% |
SANGINETO | 8,85% |
SANT’AGATA DI ESARO | 11,42% |
SANTA CATERINA ALBANESE | 12,19% |
SANTA DOMENICA TALAO | 10,86% |
SANTA MARIA DEL CEDRO | 14,99% |
SANTA SOFIA D’EPIRO | 12,64% |
SANTO STEFANO DI ROGLIANO | 14,07% |
SARACENA | 11,13% |
SCALA COELI | 9,94% |
SCALEA | 13,13% |
SCIGLIANO | 14,31% |
SERRA D’AIELLO | 16,79% |
SPEZZANO ALBANESE | 13,78% |
SPEZZANO DELLA SILA | 14,30% |
TARSIA | 12,41% |
TERRANOVA DA SIBARI | 12,19% |
TERRAVECCHIA | 8,76% |
TORANO CASTELLO | 11,91% |
TORTORA | 12,11% |
TREBISACCE | 14,54% |
VACCARIZZO ALBANESE | 11,51% |
VERBICARO | 8,41% |
VILLAPIANA | 13,22% |
ZUMPANO | 10,53 |
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Calabria
Anziani, in Calabria quasi il 50% salva i bilanci familiari «mai così numerosi come adesso»
«Basti pensare che nella nostra regione, coloro che hanno da 75 anni in poi conducono in agricoltura oltre 21.000 (di cui donne circa 8500) aziende»

Pubblicato
12 ore fail
29 Gennaio 2023Scritto da
S. M.
COSENZA – Al 1° gennaio 2022 l’indice di vecchiaia (rapporto percentuale tra anziani di 65 anni e più e giovani di età inferiore a 15 anni) è pari a 187,9%, aumentato in vent’anni di oltre 56 punti. Anche nei prossimi decenni si prevede che l’invecchiamento continuerà: si prevede che l’indice raggiungerà quota 293 al 1° gennaio 2042. In Calabria, non prevale la cultura dello scarto – annota Coldiretti Calabria – in quasi il 50% delle famiglie sono i nonni a salvare il bilancio domestico messo a rischio dall’inflazione che colpisce il carrello della spesa con l’esplosione dei costi dell’energia a causa della guerra in Ucraina, con una tendenza che si è accentuata anche rispetto ai difficili anni della pandemia. Lo fanno, sia con la pensione, ma anche dedicandosi all’agricoltura, coltivando orti , aiutando le famiglie nella conduzione aziendale o anche titolari di aziende agricole.
Nonni, un valore aggiunto al welfare familiare
“Basti pensare che nella nostra regione, coloro che hanno da 75 anni in poi conducono in agricoltura oltre 21.000 (di cui donne circa 8500) aziende su un totale di 95538, secondo l’ultima rilevazione Istat- prosegue Coldiretti. Ma anche artigianato, fino al commercio, e così si può beneficiare dell’esperienza accumulata da chi è ora in pensione E c’è un grado di soddisfazione perchè la presenza di un pensionato in casa, quasi i due terzi (63%) dichiarano che i nonni sono un fattore determinante per contribuire proprio al reddito familiare, mentre il 22% guarda a loro come un valido aiuto per accudire i propri figli, magari per portarli a scuola e seguirli anche una vola tornati a casa. Una possibilità che dà fiducia ma consente anche di risparmiare su doposcuola e baby sitter. Anche se è necessario aumentare i servizi e l’assistenza sul territorio anche nelle aree più svantaggiate e isolate.
Come nella migliore cultura e tradizione agricola – spiega la Coldiretti – la presenza degli anziani fra le mura di casa è quindi quasi sempre considerata un valor aggiunto all’interno di un welfare familiare che deve fare i conti sia con la gestione delle risorse economiche disponibili sia con quella del tempo e dei figli in situazioni dove molto spesso entrambi i genitori lavorano e sono fuori casa la maggior parte della giornata.
La presenza dei nonni – sottolinea la Coldiretti – è sempre più importante anche rispetto alla funzione fondamentale di conservare le tradizioni alimentari e guidare i più giovani verso abitudini più salutari nelle scuole e nelle case. Uno stile nutrizionale – ricorda Coldiretti – basato sui prodotti della dieta mediterranea come pane, pasta, frutta, verdura, carne, olio extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari che ha consentito – continua Coldiretti – una speranza di vita tra le più alte a livello mondiale pari a 79,7 anni per gli uomini e 84,4 per le donne, anche se con la pandemia si è verificata una brusca inversione di tendenza.
“Insomma – conclude Elvira Leuzzi presidente dell’associazione pensionati della Calabria – un invecchiamento attivo e pertanto, come è stato rilevato nell’assemblea nazionale dei senior Coldiretti, la presenza degli anziani all’interno della famiglia si sta dimostrando fondamentale per affrontare le difficoltà economiche e sociali di molti cittadini e la solidarietà tra generazioni sulla quale si fonda l’impresa familiare è un modello vincente per vivere e stare bene insieme e non un segnale di arretratezza sociale e culturale”.
Calabria
Antoniozzi (FdI): «Bollette giù del 40% a febbraio, chi ci criticava ci chieda scusa»
Lo afferma l’onorevole calabrese Alfredo Antoniozzi vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera

Pubblicato
13 ore fail
29 Gennaio 2023Scritto da
S. M.
ROMA – “I ventuno miliardi di euro messi in campo dal governo Meloni sul contenimento dei costi energetici e il price cap cui il nostro governo ha fortemente contribuito hanno portato a una riduzione enorme del costo delle bollette che scenderanno del 40% a febbraio. Qualcuno dovrebbe chiederci scusa per le critiche mosse”. Lo afferma l’onorevole Alfredo Antoniozzi vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.
Senza questi interventi l’impatto sulle famiglie e sulle imprese sarebbe stato devastante – dice Antoniozzi – con un aumento dell’ inflazione, dell’ indebitamento, con una perdita significativa dei posti di lavoro.
Abbiamo dovuto riservare i due terzi della manovra finanziaria al contenimento dei costi – conlude Antoniozzi – e chiunque in buonafede può darci atto che senza questo intervento la situazione economica sarebbe stata gravissima”.
Calabria
Concessioni balneari: «senza proroga in Calabria a rischio 20mila lavoratori»
L’appello del consigliere regionale Pietro Molinaro: «nella nostra Regione potrebbero essere 2mila imprese, un colpo duro per il settore»

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16 ore fail
29 Gennaio 2023Scritto da
S. M.
CATANZARO – «In Calabria potrebbero essere a rischio sopravvivenza, circa duemila imprese con ventimila lavoratori. Anche, ma non solo, ritengo opportuno andare oltre il 31 dicembre 2023 nella proroga delle concessioni demaniali marittime, perché ciò consentirebbe di evitare il rischio caos, o peggio ,un colpo di spugna a danno di un settore strategico, oggetto di affermazioni generiche del tipo: “almeno il 50% e sino al 70%, delle coste sono in concessione, pertanto di per sé la risorsa è scarsa”». A scriverlo in una nota il consigliere regionale Pietro Molinaro.
«In Calabria soltanto il 30% circa della costa è attualmente impegnata . prosegue Molinaro – con oltre il 40% ancora concedibile, ed allora perché parlare di scarsità della risorsa?Prima di attuare azioni potenzialmente dirompenti, è prioritario verificare la effettiva scarsità della risorsa coste e porre le basi per una riforma organica del settore. E’ un interesse nazionale irrinunciabile applicare la direttiva Bolkestein, ma deve essere fatto senza rischiare di espropriare le attività balneari, create dai precedenti concessionari, perché in tal modo si metterebbero a rischio tante imprese, spesso familiari, e migliaia di lavoratori. Auspico che o il Parlamento o il Governo concilino gli interessi in campo.

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