La collaborazione del boss di Castrovillari Antonio Di Dieco aveva aperto nuovi scenari nelle indagini sugli appalti dei lavori sull’A3.
REGGIO CALABRIA – Dieci riunioni clandestine a Rosarno, nella notte lontano da occhi indiscreti, per decidere a quale ‘ndrina affidare la gestione dei vari tratti della Salerno – Reggio Calabria. Tangenti suddivise chilometro per chilometro. Umberto Bellocco pare fosse l’uomo che decise a quale clan andava corrisposto il pizzo del 3% sui lavori di ammodernamento del V Macrolotto, ovvero tra Scilla e Gioia Tauro, insieme ad altri referenti del territorio dei Pesce (Rosarno), dei Tripodi (Bagnara), dei Longo (Polistena), degli Alvaro (Sinopoli), dei Gallico (Palmi) e dei Bruzzise (di Barattieri frazione di Seminara dove si registrò una nuova faida tra il ’04 e il ’06). Fiumi di milioni di lire che il Consorzio Scilla, formato da Impregilo S.p.a. e Condotte S.p.a., avrebbe versato ai boss oltre all’impegno informale, ma sostanziale, nell’assegnazione dei subappalti a ditte gradite alle cosche nonché a manovalanza e fornitori ‘amici’.
Ieri la Corte d’Assise d’Appello di Reggio Calabria ha letto la sentenza del processo d’appello ‘Cosa Mia’. Alla sbarra i responsabili di una faida che tra il 1980 e il 1988 ha visto scorrere il sangue di ben 52 persone trucidate dalle ‘ndrine. Quarantatre imputati. Un totale di trecento anni di detenzione. Cinque ‘fine pena mai’ e dieci assoluzioni. Nella sentenza di ieri che pone i riflettori sui clan Gallico di Palmi, e Bruzzise, della frazione di Barritteri di Seminara, sono stati confermati tre dei quattro ergastoli comminati dalla Corte di Palmi a Domenico Gallico e suo fratello Giuseppe, nonchè all’anziana Lucia Giuseppa Morgante e Carmine Demetrio Santaiti. Non confermato l’ergastolo per Salvatore Morgante che dovrà scontare 16 anni di reclusione, mentre Antonio Cilona è stato ieri condannato al fine pena mai.
Il sistema delle infiltrazioni delle ‘ndrine reggine in ogni attività dell’Anas sino alle forniture di cancelleria e servizi di pulizia era stato così descritto dal Gup Laganà al termine del giudizio: “Le ‘ndrine calabresi, in cambio della “sicurezza nei cantieri” impegnati nei lavori di ammodernamento della A3, avevano stabilito una serie di principi: divisione della A3 in zone di competenza territoriale per ciascuna cosca, “tassa ambientale” (cioè la tangente da pagare alle cosche, corrispondente al 3% dell’importo fissato nel capitolato), sovrafatturazioni o emissione di fatture a fronte di operazioni inesistenti, fornitura di materiale qualitativamente non corrispondenti al capitolato d’appalto, imposizione di ditte “amiche”, ostracismo nei confronti di quelle non gradite, posa in opera del materiale con metodi tali da impiegare un quantitativo inferiore a quello necessario ma apparentemente rispondente a quello fatturato, imposizione di assunzioni”.
In quell’occasione furono condannati con il rito abbreviato:
Massimo Aricò, 8 anni;
Vincenzo Barone, 8 anni;
Umberto Bellocco, 18 anni;
Francesco Campagna, 9 anni;
Rocco Carbone, 6 anni;
Pasquale Casadonte, 8 anni;
Alberto Cedro, 9 mesi;
Antonio Dinaro, 11 anni di reclusione e 600 euro di multa;
Antonino Ficarra, 8 anni;
Roberto Ficarra, 8 anni;
Domenico Gallico classe ’73, 8 anni;
Italia Antonella Gallico, 9 anni e 2200 euro;
Lucia Gallico, 8 anni 6 mesi e 1600 euro;
Maria Antonietta Gallico, 8 anni 4 mesi e 600 euro;
Vincenzo Gioffrè, 6 anni; Giulia Iannino, 8 anni 2 mesi e 600 euro;
Gaetano Giuseppe Santaiti, 3 anni;
Carmelo Sgrò, 8 anni 6 mesi e 700 euro;
Elena Sgrò, 6 anni 2 mesi e 600 euro;
Rosario Sgrò, 8 anni;
Vincenzo Sgrò, 8 anni.
Condanne della Corte d’Appello
Oscar Barbaro 2 anni
Antonio Bruzzise 15 anni e 8 mesi
Carmelo Bruzzise conferma 25 anni
Giovanni Bruzzise 9 anni
Giuseppe Bruzzise 20 anni
Vincenzo Bruzzise 14 anni
Vincenzo Cambareri 7 anni e 6 mesi
Roberto Caratozzolo 4 anni
Antonino Ciappina 11 anni
Antonino Costa 9 anni
Antonio Costantino 13 anni e 6 mesi
Francesco Cutrì 14 anni e 9 mesi
Carmine Gaglioti 12 anni e 9 mesi
Mariangela Gaglioti 9 anni
Antonino Gallico 14 anni e 2 mesi
Rocco Gallico 19 anni e 4 mesi
Teresa Gallico 17 anni e 5 mesi
Matteo Gramuglia 11 anni
Pasquale Mattiani 2 anni
Filippo Morgante 16 anni e 9 mesi
Salvatore Morgante 16 anni
Vincenzo Oliverio 9 anni
Giuseppe Papasergi 2 anni
Diego Rao 10 anni
Carmelo Sciglitano 12 anni
Domenico Sciglitano 16 anni
Vincenzo Sciglitano 10 anni
Maria Carmela Surace 12 anni e 3 mesi
Ergastolo:
Lucia Morgante ergastolo
Carmine Demetrio Santaiti ergastolo
Domenico Gallico ergastolo
Giuseppe Gallico ergastolo
Antonio Cilona ergastolo
Assoluzioni:
Vincenza Surace assolta
Alfredo Morabito assolto
Pasquale Galimi assolto
Fortunato Princi assolto
Carmela Carbone assolta
Domenico Campagna assolto
Antonino Campagna assolto
Fortunata Bruzzise assolta
Maria Ditto assolta
Elena Bruzzise assolta