CATANZARO – Decine di persone hanno partecipato questa mattina a Catanzaro, in Piazza Matteotti, a pochi passi dagli uffici della Procura della Repubblica, alla mobilitazione per sostenere e dimostrare la vicinanza al procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, oggetto di minacce di morte nei giorni scorsi arrivate da oltreoceano. Dalla piazza catanzarese è stato lanciato un fortissimo messaggio unitario contro l’illegalità, il malaffare, la ‘ndrangheta.
Le minacce al procuratore Gratteri sono allarmanti, ma le tante persone che hanno preso parte alla manifestazione hanno voluto testimoniare che il procuratore non è solo. Tanti i giovani ai quali è stato chiesto di ribellarsi e di combattere contro il male che ha massacrato la Calabria. Nei confronti di Gratteri parole di solidarietà ma anche di ringraziamento per il suo lavoro nella notta alla mafia.
Al sit in di quella che è stata definita “Scorta Civica per Nicola Gratteri” anche il presidente della Commissione Antimafia Nicola Morra, Marisa Garofalo sorella di Lea, uccisa dalla ‘ndrangheta e in collegamento l’imprenditore De Masi. Dalla piazza si è levato un grido unanime “Gratteri non si tocca”.
“Siamo qui per quello che ha fatto e per quello che sta facendo. Siamo orgogliosi di averlo” . “Merita tanto è una persona veramente eccezionale e ha bisogno del sostegno di tutti”. Sono le parole di chi ha partecipato stamattina al sit in alla quale hanno partecipato circa 200 persone. Tra queste il sindaco di Crotone Vincenzo Voci, Nicola Fiorita e Francesco Di Lieto, candidati a sindaco di Catanzaro, il testimone di giustizia Rocco Mangiardi, don Pino De Masi e Adriana Musella.
Gratteri e i magistrati: “Grazie”
Il procuratore Nicola Gratteri e gli altri magistrati della Procura di Catanzaro “ringraziano per il sostegno manifestato oggi davanti il Palazzo di Giustizia. Lo consideriamo – affermano – un invito a fare di più per contrastare un fenomeno come quello della ‘ndrangheta che oggi rappresenta, più che mai, una minaccia globale. Per combattere la ‘ndrangheta e le altre forme di criminalità mafiosa c’è bisogno del contributo di tutti, di chi non ha più voglia di abbassare la testa e di chi sogna una Calabria libera dal bisogno e dalla paura”.