CATANZARO – L’ex presidente del Consiglio regionale della Calabria, Domenico Tallini, di 70 anni, é stato assolto nel processo “Farmabusiness” incentrato sui presunti illeciti nella vendita all’ingrosso di farmaci di cui si sarebbe resa responsabile la cosca di ‘ndrangheta dei Grande Aracri di Cutro. Tallini era accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e scambio elettorale politico-mafioso. La sentenza é stata emessa, a conclusione del processo con rito abbreviato, dal Giudice dell’udienza preliminare Barbara Saccà. per il Gup “il fatto non sussiste”. La Dda di Catanzaro aveva invece chiesto sette anni e otto mesi di reclusione. Insieme a Tallini sono state assolte altre 5 persone: Patrizio Aprile, Serafina Brugnano, Paolo De Sole, Gaetano Le Rose (49enne), Gaetano Le Rose,(46enne). Quattordici, invece, i condannati, con pene varianti tra i 16 ed i 2 anni di reclusione. Sedici anni di carcere sono stati inflitti a Domenico Scozzafava, l’antennista catanzarese. Nel procedimento era imputata anche Giuseppina Mauro, moglie di Nicolino Grande Aracri, considerato il capo della cosca, condannata a 14 anni; la figlia Elisabetta (10 anni e 8 mesi) ed il fratello Domenico (2 anni e 8 mesi).
A fare da collante tra i vari componenti del sodalizio, secondo l’accusa, sarebbe stato proprio l’antennista catanzarese Domenico Scozzafava, accusato anche di associazione mafiosa, nei confronti del quale la Dda – rappresentata in aula dal procuratore aggiunto Vincenzo Capomolla e dal sostituto Domenico Guarascio – aveva chiesto proprio 16 anni di reclusione. Secondo l’accusa, a organizzare l’affare dei farmaci per conto della cosca si sarebbe particolarmente prodigato Salvatore Grande Aracri, di 42 anni, nei confronti del quale sono stati invocati 14 anni di reclusione. Le accuse mosse agli imputati sono, a vario titolo, associazione di tipo mafioso, concorso esterno in associazione di tipo mafioso, scambio elettorale politico-mafioso, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, detenzione illegale di armi, trasferimento fraudolento di valori, tentata estorsione, ricettazione e violenza o minaccia a un pubblico ufficiale.
Queste le condanne:
Domenico Scozzafava 16 anni
Giuseppina Mauro, detta Maria, 14 anni
Salvatore Grande Aracri (42 anni), 11 anni e 4 mesi
Salvatore Francesco Romano, 11 anni e 4 mesi
Elisabetta Grande Aracri, 10 anni e 8 mesi
Salvatore Grande Aracri, 10 anni e 8 mesi
Santo Castagnino 10 anni e 8 mesi
Domenico Villirillo, 10 anni e 8 mesi
Giuseppe Ciampà, 10 anni e 8 mesi
Pancrazio Opipari, 8 anni e sei mesi
Pasquale De Sole, 8 anni e 4 mesi
Donato Gallelli, alias Calimero, 4 anni
Domenico Grande Aracri, 2 anni e 8 mesi
Maurizio Sabato, 2 anni e 8 mesi