La Guardia di Finanza aveva bloccato l’avvio delle attività nella struttura di proprietà del marito dell’ex vicepresidente della Giunta Scopelliti Antonella Stasi per presunte anomalie nell’iter autorizzativo.
CATANZARO – Alcune centinaia di dipendenti della Marrelli Hospital di Crotone hanno manifestato, questa mattina, davanti alla sede del Dipartimento regionale alla Salute, a Catanzaro. I manifestanti hanno bloccato la circolazione stradale su via Buccarelli e hanno urlato slogan contro la Regione per chiedere chiarezza rispetto alla mancata autorizzazione chiesta dalla struttura sanitaria privata per l’esercio della sua attivita’. I manifestanti sono giunti in tarda mattinata da Crotone sia con autobus che con alcune autovetture. Una delegazione del comitato “Pro Marrelli Hospital” e’ stata ricevuta dal commissario Massimo Scura per analizzare le controdeduzioni presentate dall’azienda dopo la mancata autorizzazione. A sostenere la protesta, oltre al Comitato, anche diversi cittadini, tra cui alcuni precari.
Dopo l’incontro una ventina di persone hanno occupato, a Catanzaro, l’ufficio del commissario alla sanità Massimo Scura per protestare contro la mancata apertura del Marrelli. Il gruppo fa parte di quasi mille manifestanti arrivati nel capoluogo da Crotone a bordo di 15 bus insieme ad altre persone giunte un auto da diverse parti della Calabria. I manifestanti hanno anche occupato la strada provocando il blocco del traffico. Dopo un incontro con Massimo Scura – che ha ribadito l’impossibilità di firmare l’autorizzazione – un gruppo composto anche da rappresentanti politici del crotonese tra cui il consigliere regionale Flora Sculco e i tre segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil, sta stazionando al primo piano del dipartimento sanità. Tra loro anche Massimo Marrelli e sua moglie l’ex vicepresidente della Regione Antonella Stasi, proprietario del gruppo ed i componenti del Comitato Marrelli hospital che si sono incatenati alla porta dell’ufficio di Scura. Il Commissario, nel corso dell’incontro, ha spiegato che “il decreto di autorizzazione non si può firmare anche perché non ci sono posti previsti nella rete ospedaliera. Tuttavia stiamo lavorando ad una proposta di legge regionale per permettere all’Ente di autorizzare i privati anche se non ci sono posti letto disponibili nella rete ospedaliera. Si tratterà solo di autorizzazione e non di accreditamento. Faccio il tifo per il Marrelli hospital”. Una soluzione bocciata da Marrelli, secondo il quale “si tratta di una idea fallimentare perché non c’è visione”. I lavoratori annunciano che resteranno negli uffici del commissario finché non apporrà le firme necessarie allo sblocco dell’iter autorizzativo.