COSENZA – “Il long covid, con le conseguenze del lockdown e della Dad, ha portato ad un aumento dell’84% la richiesta di aiuto neuropsichiatrico per gli adolescenti ed il problema si avverte ancora di più in regioni come la Calabria, dove non esistono reparti specifici e c’è carenza di personale nei servizi territoriali”. Lo afferma, in una nota, Simona Loizzo, capogruppo della Lega in Consiglio regionale.
“Ansia, depressione e autolesionimo: i nostri ragazzi rischiano”
“Disturbi d’ansia, depressione, gesti di autolesionismo e aumento della sindrome Hikikomori che porta all’isolamento sociale – aggiunge Loizzo – sono le manifestazioni più diffuse nella fascia di età adolescenziale. Ospedali di eccellenza nazionale come Il Bambino Gesù o il Gaslini hanno fatto registrare un incredibile aumento dei ricoveri e delle prestazioni. Nella nostra regione, da anni, i servizi di neuropsichiatria infantile sono sotto organico e la domanda di aiuto non viene soddisfatta. È importante che si pensi a progetti coordinati con i consultori per offrire psicoterapia e sostegno a un’età già di per sè difficile e complicata”.
“C’è il rischio – conclude la consigliera regionale della Lega – che ci possa essere una deriva nell’abuso di alcol e di sostanze stupefacenti, che sono un ‘insidia per i nostri giovani e che le sintomatologie post covid possono esacerbare”.