CATANZARO – “Ho letto le ultime dichiarazioni del consigliere regionale Guccione a proposito del mancato stralcio del debito della sanità calabrese. Adesso mi aspetto una sorta di Treccani in 20 volumi sullo stato del settore, scritta a due o dieci mani proprio da quei ras del Pd che della materia hanno contezza da qualche decennio, se non di più”. È quanto dichiara il presidente ff della Regione, Nino Spirlì.
Spirlì e l’attacco al Pd calabrese
“Come al solito – aggiunge Spirlì -, quando si è direttamente o indirettamente in campagna elettorale per il proprio partito, il politico di razza cerca di utilizzare la propria posizione per raccattare qualche voto disperso in giro per le case dei calabresi. Vorrei ricordare a Guccione che, nella sua posizione di eterno presente nel Consiglio regionale, con un passato anche in Giunta, in questa fase potrebbe diventare anche un suggeritore di dati e numeri, magari scegliendo la compagnia del consigliere regionale Irto, già presidente e attuale vicepresidente del Consiglio regionale; magari facendosi aiutare dal consigliere regionale Aieta, onnipresente negli uffici dell’ex presidente Oliverio, il quale, a sua volta, in campo di sanità può dire qualcosa; magari facendosi aiutare pure dal consigliere regionale Bevacqua, che, assieme a tutti gli altri già citati, ha percorso chilometri nei corridoi della Regione”. “Credo che, in giro, di persone così avvezze alla materia e alla politica regionale – sostiene ancora Spirlì – in generale non ce ne siano molte. Di fronte a questi autorevoli esponenti del Pd, io sono solo l’ultimo arrivato, uno che può fare i cento metri lentamente: loro, invece, sono veri maratoneti della politica calabrese”.
Guccione “anziché di fare ironia Spirlì si occupi del debito”
“Il presidente facente funzioni Spirlì è stato duramente bacchettato, insieme al commissario Longo, nella seduta del 22 luglio del Tavolo Adduce. Invece di fare ironia, farebbe bene a spiegare ai calabresi che nel momento in cui viene chiesta la gestione stralcio del debito calabrese, bisognerebbe conoscere l’entità del debito e i dati del disavanzo finanziario del servizio sanitario regionale calabrese”. Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale del Pd Carlo Guccione replicando a quanto affermato da Spirlì. “È evidente a tutti, dunque – aggiunge Guccione – l’improvvisazione del presidente f.f. Spirlì in materia sanitaria. Un amministratore regionale dovrebbe essere in grado di potersi confrontare con il Governo nazionale con dignità e schiena dritta. Nonostante l’amicizia che vanta con Salvini, non solo il Tavolo Adduce lo ha redarguito insieme al commissario Longo sulla drammatica situazione della sanità calabrese, ma ha anche rigettato la proposta di stralcio del debito. E a pagarne le conseguenze saranno ancora una volta i calabresi”. “Devo però ringraziare Spirlì – dice ancora il consigliere regionale – per i complimenti. E’ vero che sulla sanità potrei e continuerò a dire molto a differenza sua, che non ha speso una sola parola sull’argomento nella sua piccata replica. Faccia chiarezza e dica a quanto ammonta il debito della nostra sanità. Se non ci riesce lo aiuteremo noi o magari gli regaleremo una calcolatrice, così sarà facilitato nei calcoli. All’improvvisazione, purtroppo, non c’è mai fine”.