CATANZARO – Sono 24 le richieste di rinvio a giudizio avanzate dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro nell’ambito dell’inchiesta “Farmabusiness” che ha coinvolto la cosca Grande Aracri del Crotonese, imprenditori ed esponenti politici di rilievo tra cui l’ex presidente del Consiglio regionale della Calabria Domenico Tallini. La richiesta è stata depositata dal procuratore distrettuale antimafia di Catanzaro, Nicola Gratteri, dal procuratore aggiunto Vincenzo Capomolla e dai sostituti Domenico Guarascio e Paolo Sirleo. Le accuse mosse agli imputati sono, a vario titolo, associazione di tipo mafioso, concorso esterno in associazione di tipo mafioso, scambio elettorale politico-mafioso, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, detenzione illegale di armi, trasferimento fraudolento di valori, tentata estorsione, ricettazione e violenza o minaccia a un pubblico ufficiale. Nell’inchiesta sono coinvolti anche i più stretti familiari del boss Nicolino Grande Aracri: la moglie Giuseppina Mauro, la figlia Elisabetta Grande Aracri, il fratello Domenico Grande Aracri, il genero Giovanni Abramo.
A novembre scorso, undici persone finirono in carcere e otto agli arresti domiciliari, tra cui lo stesso Tallini. Secondo le accuse, la potente cosca Grande Aracri di Cutro sarebbe riuscita ad inserirsi nell’importante mercato farmaceutico, grazie anche al sostegno dello stesso Tallini e con la distribuzione di medicinali attraverso una rete di punti vendita. Accuse su cui ora la Procura di Catanzaro ha chiesto di poter procedere sottoponendo gli indagati a processo.