COSENZA – Mentre due procure calabresi hanno iniziato stamattina i primi campionamenti del mar Tirreno, in particolare nel tratto di costa che va da Pizzo Calabro a a Lamezia Terme per accertare in tempo reale quali siano le cause dell’inquinamento marino registrato ripetutamente in diverse località della costa tirrenica, mentre nel cosentino si susseguono, come ogni anno, le segnalazione di un mare non proprio da bere, l’assessore al Turismo della regione Calabria Fausto Orsomarso, che domenica alle ore 10 sarà a Fiumefreddo Bruzio con una rappresentanza di sindaci per fare chiarezza sulla questione evidenzia che “Il mare calabrese è in ottime condizioni e il nostro turismo è di grande qualità, nonostante il fenomeno certificato della fioritura algale”. Orsomarso sottolinea che “98 milioni di euro di interventi sulla depurazione, a differenza del passato, sono stati già programmati dalla Regione con i Comune.
A Fiumefreddo con i sindaci per mostrare i dati
“Sulla tutela del mare – sottolinea ancora l’assessore – la Regione ha una cabina di regia, che si è riunita anche nei giorni scorsi e che è costituita dagli assessori all’Ambiente e al Turismo, da Arpacal e dalle Capitanerie di porto. Sarò a Fiumefreddo Bruzio con i sindaci di Comuni aspramente criticati. Comuni in cui, invece – prosegue Orsomarso –, il mare è in salute e che, in alcuni casi, paga il fenomeno della fioritura algale, certificato anche da una task force delle Procure. Mostreremo i dati scientifici e racconteremo quanto sia balneabile il mare calabrese. Sottolineeremo questo punto di forza e non stringati punti di debolezza, che vengono sempre messi a fuoco. Tra l’altro, il 4% di acque non balneabili, con tanto di cartelli affissi, non rappresentano spiagge d’eccellenza della Calabria”.
Il problema della fioritura algale
“La fioritura algale è un fenomeno naturale che non si può annullare e che dura da anni. La fioritura non è costante, ma alcuni residui, o il calore, creano l’effetto di apparenti macchie d’olio, la cui effettiva presenza è sempre smentita dai controlli di Comuni e Arpacal. I cospicui interventi sul raddoppio della depurazione – conclude l’assessore al Turismo – sono stati già messi a bilancio e già oggetto di delibera in materia ambientale. Sono progetti che arrivano dalle amministrazioni stesse che, con Capitanerie di porto, dipartimento Ambiente e Arpacal, sono i responsabili dei controlli e delle verifiche”.