CATANZARO – “Non so se vi siete accorti che i sindaci invitati oggi erano 30, ma ne mancano tanti. Chiedete agli assenti se hanno avuto una colica renale, se hanno avuto un incidente con la macchina, o si doveva sposare la figlia”. Lo ha detto il procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri a margine di un incontro con gli amministratori locali nella Prefettura di Catanzaro. “Non c’è giustificazione che tenga – ha aggiunto – è un fatto gravissimo, si vuole dire ‘non voglio andare, perché non stimo, non mi sento rappresentato dalle persone che sono dall’altra parte del tavolo’. Questo vuol significare quell’atteggiamento tradotto in lingua italiana. Quindi, poi non facciamo le vittime. Penso che nessuno dei sindaci, quantomeno del distretto di Catanzaro, cioè tre quarti della Calabria, può dire di aver bussato e di non essere ascoltato. Al tavolo oggi ci sono tra i migliori uomini dello Stato, a parte me, gente di altissimo profilo, molto considerati, dai Ministeri dell’Interno, delle Finanze, della Difesa. Non ci sono alibi per nessuno e bisogna finirla di piangersi addosso, di fare vittimismo. Se non si ha il coraggio, dato che il coraggio non si vende al supermercato, non ci si mette ad amministrare. Ci sono un sacco di sindaci onesti, perbene, vittime della mafia e che si sono scontrati a muso duro contro la mafia. Queste persone meritano rispetto, aiuto e consulenza”.
“15 Comuni sciolti per mafia, è spaventoso”
“Parlare di 15 comuni sciolti per mafia in Calabria, dal mio punto di vista, è un numero spaventoso e significa che la situazione è veramente grave e allarmante”. Lo ha detto il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri parlando con i giornalisti a margine dell’incontro su atti intimidatori agli amministratori locali svoltosi nella Prefettura di Catanzaro. “Se noi siamo quarti o quinti nelle graduatorie o primi o secondi per comuni sciolti per mafia – ha aggiunto Gratteri – non vuol dire nulla se non lo si rapporta al numero di abitanti. La Calabria è circa un quarto di Milano. Noi siamo due milioni di abitanti e quindi sta in questo il dato spaventoso e allarmante che ci riguarda. Inoltre, dobbiamo sempre stare attenti su questi argomenti e in questi ambiti a non generalizzare. Gli atti intimidatori possono avvenire per due motivi: o perché si è veramente contro la ‘ndrangheta e il malaffare, oppure perché durante la campagna elettorale si è scesi a patti, sedendosi intorno ad un tavolo, e poi non si sono mantenuti quei patti”. “Detto questo – ha sostenuto ancora il procuratore di Catanzaro – ricordo che appena mi sono insediato nel 2016 ho previsto un ‘impennata dei comuni sciolti per mafia e purtroppo la storia mi ha dato ragione”. Secondo Gratteri, infine, nei comuni sciolti per mafia “bisognerebbe mettere dei commissari a tempo pieno 24 ore su 24 in modo tale che la gente non abbia nostalgia dell’ex sindaco colluso o mafioso”.