REGGIO CALABRIA – La Guardia di Finanza di Reggio Calabria e gli uomini del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata, con il coordinamento della Dda reggina, hanno eseguito un provvedimento di sequestro di beni per un valore complessivo di oltre 3 milioni di euro, nei confronti di Santo Furfaro, 55 anni, e Rocco Alampi, 40 anni. Il sequestro riguarda compendi aziendali, beni immobili e rapporti finanziari dei due imprenditori indiziati di contiguità con la storica cosca Piromalli, egemone nella Piana di Gioia Tauro.
La figura criminale dei due imprenditori emerge dalle indagini relative all’operazione “Galassia“, a conclusione della quale erano state arrestate 20 persone tra cui Furfaro, proprio per i collegamenti economici con i Piromalli, e Alampi, socio di Furfaro con ruolo di vicario organizzativo.
In quell’occasione erano state sequestrate 23 società estere, 15 imprese operanti sul territorio italiano, 33 siti web nazionali e internazionali, numerosi immobili, automezzi e conti correnti italiani ed esteri, nonché innumerevoli quote societarie e disponibilità finanziarie riconducibili ai predetti. A questo riguardo, il Gico del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Reggio Calabria e lo Scico di Roma, avevano eseguito indagini economico-patrimoniali sul conto, tra l’altro, dei due imprenditori e dei rispettivi nuclei familiari. E’ stata così accertata la sussistenza di una significativa sproporzione tra il profilo reddituale e quello patrimoniale dei due soggetti e dei nuclei familiari. Sotto sequestro 4 imprese commerciali comprensive dell’intero patrimonio aziendale, 10 fabbricati, 5 terreni, 2 autoveicoli, 1 motoveicolo, 9 polizze assicurative, nonché ulteriori disponibilità finanziarie.