COSENZA – In Calabria, così come nel resto delle regioni italiane, continua il trend positivo con la riduzione costante dei contagi, dell’incidenza e dei ricoveri. Da lunedì le prime tre regioni ad entrare in fascia bianca sono Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna. Tutte le altre regioni e province autonome restano in area gialla. È quanto prevede una nuova ordinanza che andrà in vigore a partire dal 31 maggio e che il Ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della cabina di regia, firmerà in giornata. Per Abruzzo, Liguria, Veneto e Umbria, con l’incidenza scesa da due settimane sotto quota 50 bisognerà aspettare un altra settimana. Il 14 giugno toccherà ad altre sei regioni: Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia, Emilia Romagna e Provincia di Trento.
Se dati migliorano in zona bianca il 21 giugno
E la Calabria? Tra le ultime ad entrare in fascia gialla poco meno di un mese fa, sarà probabilmente tra le ultime a rientrare nella fascia bianca con minori restrizioni e bisognerà aspettare con molta probabilità il 21 giugno, giorno in cui tra le altre cose è prevista la cancellazione del coprifuoco. Questo perchè per poter entrare in fascia bianca servono tre settimane consecutive con incidenza sotto i 50 casi. Nel nuovo monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità, la Calabria migliora ancora rispetto alla scorsa settimana ma nella settimana dal 21 al 17 maggio ha un’incidenza ancora sopra i 50 casi ogni 100mila abitanti (è scesa a 61 rispetto al valore di 71 della settimana precedente). I nuovi contagi nell’ultima settimana sono stati 1.162 con un calo rispetto alla scorsa settimana del -28,4%. Per quanto riguarda l’indice Rt di contagio si mantiene sotto quota uno: 0.81 (range 0.73-0.91). La soglia di occupazione dei posti letto in area medica è scesa al 29% mentre quella nelle terapie intensive è al 19%.
In Calabria circolano varianti inglese, brasiliana e nigeriana
Una volta al mese l’ISS effettua un report con la circolazione delle diverse varianti. In Calabria, su 46 tamponi positivi e presi a campione, è stata rilevata la variante inglese, che resta predominante, per il 91,3%, nel 6,5% dei tampini positivi è presente la variante brasiliana e nel 2,2% anche la variante nigeriana. Non è presente la temuta variante indiana. “La variante inglese è quella che più circolante in Italia ed è pari all’88% dei casi. È al 7,3% quella brasiliana in lieve aumento, la sudafricana rimane stabile, l’indiana circola ed è pari all’1% dei casi e la nigeriana è allo 0,8%. In tutte le regioni è dominante la variante inglese, ma ci sono focolai delle varianti indiane in alcune regioni rapidamente identificati e la nigeriana è presente nel centro Italia” ha spiegato il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, alla conferenza stampa al ministero della Salute sull’analisi dei dati del monitoraggio settimanale della Cabina di Regia.
Epidemia decresce in tutta Italia
“C’è una decrescita dell’epidemia in atto in tutti i Paesi europei e in Italia c’è una decrescita in tutte le regioni” ha sottolineato il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro “decresce anche l’incidenza: più regioni decrescono infatti collocandosi sotto i 50 casi per 100mila abitanti. L’età media dei casi è di 39 anni, in calo, ed è di 60 anni l’età media dei ricoverati, il che vuol dire che la campagna vaccinale sui più anziani sta dando i suoi frutti”. Per quanto riguarda l’età media dei decessi scende da 78 a 76 anni e scende il tasso di mortalità e il numero dei ricoverati: questi sono dati positivi che indicano che l’epidemia è in decrescita ed il rischio è in questo momento molto contenuto o non ci sia proprio” ha aggiunto Brusaferro. “Pur nella cautela dobbiamo riconoscere che in questo momento la situazione epidemiologica sta notevolmente migliorando. La trasmissione è in questo momento in declino e l’incidenza è vicina a 50 per 100mila abitanti e ciò consente di riprendere a tracciare i casi” ha invece sottolineato il direttore della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza.
Vaccinazioni ai giovani ed efficacia sulle varianti
“Nel prossimo mese inizieremo a vaccinare i giovani con l’arrivo di molti vaccini. In questo momento bisogna fare attenzione alle varianti” ha evidenziato ancora Rezza che sull’efficacia dei vaccini contro le varianti ha detto che “la variante indiana sembra avere una maggiore trasmissibilità ma non sembra avere una minore copertura dai vaccini. Minore copertura sembra esserci per la variante sudafricana, che però in Italia è circoscritta allo 0,3%” e sottolineando che tutti i vaccini, a mRna e adenovirus, hanno un notevole effetto sul blocco della trasmissione dell’infezione e quindi un effetto di protezione indiretta. In questo momento siamo relativamente ottimisti: abbiamo di fronte la stagione estiva. Sebbene con virus nuovi non si possano fare previsioni, è anche vero che in genere durante la stagione estiva c’è una sorta di distanziamento sociale naturale, stando di più all’aperto, e quindi possiamo aspettarci una situazione buona. Inoltre con la vaccinazione ai giovani potremo dare una botta ulteriore a questa epidemia”.