COSENZA – Labbra carnose, forme da infarto, sguardi peccaminosi, fantasie hot. E’ questo il mercato on line del sesso. Ormai anche le professioniste del mestiere più antico e redditizio del mondo, si sono
adeguate. A cominciare dal mandare in soffitta quell’etichetta vetusta e demodè di prostitute, sostituendola con quella più intrigante di escort (inserita ufficialmente nel vocabolario della nostra contemporaneità grazie al “Papi” nazionale, ndr) per poi passare anche ad accordarsi con i clienti sul web. Nessun filtro, nessun finestrino abbassato, nessuna “merce” esposta in strada. Basta inserire pochi dati, aprire una finestra di chat e il campionario delle bellezze bollenti è disponibile in un click. Il sistema è consolidato, e funziona, merito del passaprola e di quelle trovate fanstasiose sui giornali che pubblicizzano un anomnimo centro di massaggi relax. Ma il relax è ben altro. La bacheca è visitata, il grafico che segna l’andamento delle entrare e delle uscite sembra l’andamento dei titoli di borsa. Tutti impazziti per eccesso di rialzo. Il panorama dell’offerta è variegato e prevede incontri e tariffe per tutti i gusti, anche notturni e domenicali, senza, almeno per i non “paperoni” lo scatto della sovratassa. Chantal (nome accattivante scelto da Valentina per attrarre più visitatori, ndr) ha scelto come finestra di chat una pantera e sul suo profilo c’è scritto se non hai paura di “graffiarti prova ad entrare”. Lei riceve dal lunedì al venerdì ad Arcavacata, in un anonimo appartamento, fittato ad universitari, che lei ha preso in subaffitto. Si definisce una sacerdotessa del sesso, la migliore sulla piazza, in grado di esaudire tutti i desideri, anche i più perversi. Per contattarla e fissare un appuntamento con lei bastano 20 minuti, per chiudere la pratica servono tra le 80 e le 100 euro. Ma Chantal durante la conversazione dice di preferire le cose allargare con lei, c’è anche Denise, anche lei riceve nell’appartamento di Chantal e costa in media tra le 50 e le 80 euro. Non trattabili. Ma assicura il divertimento è garantito, così come si sbilancia nel dire “chi mi prova, ritorna sempre da me, non può farne a meno”. Descrivendosi dice di essere alta, di avere tatuaggi sparsi nei posti più impensabili del corpo e di puntare tutto sulla sua forza: il seno, una sesta naturale. Da Arcavacata a Cosenza, il passo è breve. Cambia la zona, cambia il modo di lavorare, cambia anche la tariffa. Si con Francesca, Paola e Ursula, il prezzo cambia, loro tre lavorano, separatamente, ma ricevono nella loro casa, al sesto piano di un lussuoso stabile di via Panebianco. Francesca, 33enne, attraente, rossa fuoco, con i capelli corti, un piercing sulla lingua e tanta fantasia erotica da mettere in pratica, “sponsorizza” sua cugina Fabiola, (come dire quando il mestiere è un affare di famiglia, ndr) che di anni ne ha 28 ed è un vulcano ormonale sempre attivo. Sono calda più della lava. Lei riceve, ma solo per “selezione” a Montalto, il suo quartier generale è una villetta, lontana dal centro abitato e quindi distante da occhi e orecchie indiscrete. Non mancano le occasioni anche a in altri centri della provincia. Pare che, almeno leggendo le finestre delle offerte hot, che anche nella Valle dell’Esaro ci sia un bel movimento. Ma nella bacheca c’è di tutto. Anche i gusti più esigenti, così come c’è un vasto campionario per lui che cerca lui, o per chi preferisce trasgredire con i trans. E i trans hanno un mercato elevato, arrivano anche fino a 200 euro, salvo richiesta di supplemento se l’orario concordato dovesse sforare. E Ginevra, giacca e cravatta di giorno e femme fatale di notte, assicura: “tesoro, con me il supplemento scatta, perchè sei tu a chiedermelo”.