CATANZARO – Pandemia, tensioni e trame da definire non aiutano a delineare il quadro politico in vista delle Regionali in Calabria. Partendo dal Pd, secondo gli osservatori più attenti, la nomina di Nicola Irto quale candidato governatore avrebbe minato la linea unitaria del partito, che appare con una nuova contrapposizione interna in vista della corsa alla poltrona in cittadella. A questo si aggiunge la discesa in campo di De Magistris, che sgrana il campo più largo del centrosinistra.
Il Pd, inoltre, da tempo ha avviato il dialogo con il Movimento 5 Stelle per costruire un’alleanza organica anche alle Regionali in Calabria, ma le vicissitudini dei pentastellati a Roma stanno fortemente frenando le trattative: in più, una parte della base del M5S guarda più all’opzione de Magistris che all’intesa con i democrat. Anche nel centrodestra, tuttavia, il quadro non è ancora definitivamente cristallizzato: Forza Italia ha ribadito più volte – l’ultima volta una settimana fa con il coordinatore nazionale Antonio Tajani – che in Calabria il nome del candidato governatore, sulla scorta di un pregresso accordo di coalizione, spetta agli azzurri ed è il nome dell’attuale capogruppo forzista alla Camera Roberto Occhiuto, ma né Lega né Fratelli d’Italia si sono finora ufficialmente espressi, rinviando al prossimo tavolo nazionale sulle Amministrative che Forza Italia pero’ considera una pura ratifica con riferimento alla scelta del candidato governatore della Calabria.