COSENZA – La Calabria vede schizzare l’RT a 1.36 (era a 0.83 la scorsa settimana). Resta classificata regione a rischio di contagio moderato ma per la prima volta viene inserita tra le sette che hanno un alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane insieme ad Abruzzo, Basilicata, Liguria, Molise, la provincia autonome di Trento e l’Umbria. Sono in totale 11 le Regioni e province autonome che hanno una classificazione di rischio moderato, nessuna è a rischio basso di trasmissione, mentre dieci Regioni, lo stesso numero della settimana precedente, hanno un livello di rischio alto. Sono Abruzzo, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana, Umbria. La Calabria dovrebbe restare comunque in zona arancione per un altra settimana, anche perché l’incidenza, seppur in aumento, si mantiene sotto i 250 casi ogni 100mila abitanti. Nonostante la continua crescita dell’ultima settimana, resta di poco sotto la soglia critica il sovraccarico degli ospedali sia in area medica che in terapia intensiva. Ma ovviamente l’ultima parola spetterà agli esperti e poi alla decisione di Speranza.
Varianti impongono meno interazioni fisiche e mobilità
Per la settimana settimana consecutiva si conferma un peggioramento nel livello generale del rischio”. Lo sottolinea il monitoraggio della cabina di regia ISS-ministero della Salute relativa alla settimana dall’8 al 14 marzo. “L’elevata incidenza, l’aumento della trasmissibilità e il forte sovraccarico dei servizi ospedalieri richiedono di mantenere rigorose misure di mitigazione nazionali accompagnati da puntuali interventi di mitigazione e/o contenimento nelle aree a maggiore diffusione”, suggeriscono gli esperti. “L’aumento dei casi dovuti alle varianti del virus SarsCoV2 impone la riduzione delle interazioni fisiche e della mobilità e di evitare in genere tutti i contatti non necessari fuori dalla propria abitazione” evidenzia l’Istituto Superiore di Sanità (Iss) nel monitoraggio settimanale. “Alla luce del sostenuto aumento della prevalenza di alcune varianti virali a maggiore trasmissibilità”, l’Iss invita a “mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone e della mobilità”.
In Calabria RT sale a 1.36
Tutte le Regioni/PPAA, tranne sei, hanno riportato allerte di resilienza. Due di queste (Campania e Veneto) riportano molteplici segnali di allerte di resilienza. Ben sedici Regioni/PPAA hanno un Rt puntuale maggiore di uno. Tra queste la Campania ha un Rt con il limite inferiore maggiore di 1,5 compatibile con uno scenario di tipo 4, e due (Piemonte e Friuli Venezia Giulia) hanno un Rt con il limite inferiore maggiore di 1,25, compatibile con uno scenario di tipo 3. Dodici Regioni hanno un Rt nel limite inferiore compatibile con uno scenario di tipo 2. Le altre Regioni/PPAA hanno un Rt compatibile con uno scenario di tipo uno.
Ecco gli indici RT di tutte le Regioni
Abruzzo 0.95
Basilicata 1.25
Calabria 1.36
Campania 1.65
Emilia-Romagna 1.18
Friuli Venezia Giulia 1.42
Lazio 1.09
Liguria 1.06
Lombardia 1.16
Marche 1.19
Molise 0.89
Piemonte 1.33
PA Bolzano 0.59
PA Trento 0.91
Puglia 1.24
Sardegna 1.08
Sicilia 1.05
Toscana 1.09
Umbria 0.93
Valle d’Aosta 1.42
Veneto 1.25