Nove Regioni e due province autonome in zona rossa, tutte le altre in zona arancione ad esclusione della Sardegna che resta in zona bianca. Nell’ultima settima importante accelerazione dell’incidenza a livello nazionale: 225 casi ogni 100mila abitanti.
.
COSENZA – La Calabria si avvia a diventare zona arancione insieme ad Abruzzo, Liguria, Molise, Puglia, Sicilia, Umbria e Valle D’Aosta. La Sardegna dovrebbe rimanere bianca mentre Le province autonome di Bolzano e Trento, la Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Piemonte, Veneto Toscana e le Marche sono destinate al colore rosso. Questi dovrebbero essere i nuovi colori dopo i dati del nuovo monitoraggio settimanale dell’ISS anche se resta al vaglio l’ipotesi delle ultime ore illustrata dal Ministro Speranza alle Regioni prima dell’OK dal decreto con le nuove misure. Ovvero, dal 15 marzo al 2 aprile, e il 6 aprile, nelle Regioni che hanno dati da zona gialla saranno comunque “messe” in zona arancione. Sono comunque poche le Regioni che sarebbero rimaste in giallo in base all’andamento dell’epidemia come rilevato dal monitoraggio della Cabina di regia che sottolinea come l’elevata incidenza, l’aumento della trasmissibilità e il forte sovraccarico dei servizi ospedalieri richiedono “l’innalzamento/rafforzamento delle misure di mitigazione nazionali, anche anticipando ulteriori interventi di mitigazione/contenimento” nelle aree a maggiore diffusione e particolarmente laddove circolino varianti sudafricana e brasiliana. Nella giornata di oggi il ministro della Salute, Roberto Speranza firmerà le nuove ordinanze sui colori delle regioni che entrano in vigore lunedì 15 marzo.
Ancora in salita l’RT, incidenza verso i 250 casi
Accelera l’epidemia in Italia dove l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,16 (range 1,02- 1,24), in aumento rispetto alla settimana precedente e sopra uno in tutto il range. Un valore di Rt superiore a 1 indica che l’epidemia è in espansione, con il numero di casi in aumento. E’ quanto emerge dal nuovo monitoraggio settimanale della cabina di regia. Nella settimana 1-7 marzo 2021 si continua ad osservare una importante accelerazione nell’aumento dell’incidenza a livello nazionale rispetto alla settimana precedente: 225,64 casi per 100.000 abitanti (01/03/2021-07/03-2021) contro 194,87 per 100.000 abitanti (22/02/2021-28/02/2021). Dall’andamento osservato, è “verosimile tuttavia che la soglia di 250 casi per 100.000 abitanti a livello nazionale sia stata superata nel corso della settimana corrente, e che questo potrebbe essere documentato con i dati consolidati nella prossima settimana di valutazione (relativa al periodo 8-14 marzo 2021)”.
Si osserva un forte aumento nel numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione e rimane stabile la percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti (28,8%). Aumenta, invece, la percentuale di casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (37,8% contro 35,2% la settimana precedente). Infine, il 20,2% dei casi è stato rilevato attraverso attività di screening e nel 13,2% non è stata riportata la ragione dell’accertamento diagnostico.
Critica la soglia dei posti letto occupati in intensiva
Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è complessivamente in aumento e sopra la soglia critica (31% vs 26% della scorsa settimana). Il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in aumento da 2.327 a 2.756 negli ultimi 6 giorni analizzati mentre il numero di persone ricoverate in aree mediche è anche in aumento, passando da 19.570 a 22.393. Forti le variazioni inter-regionali con alcune regioni dove questi numeri “uniti all’incidenza impongono comunque misure restrittive”.