A partire da lunedì 1 febbraio e non da domani, la Calabria dopo quasi un mese ritorna in zona gialla. Poche però le concessioni: riaprono bar e ristoranti fino alle 18 e si potrà circolare nella regione. Aperti i musei. Resta il divieto di spostarsi fuori regione, coprifuoco alle 22 e centri commerciali chiusi nei fine settimana
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COSENZA – A partire da lunedì (e non da domenica come si pensava inizialmente) dopo quasi un mese si ritorna nella fascia come meno restrizioni. La decisione è stata presa sulla base del 37/o monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute con dati al 27 gennaio relativi alla settimana 18-24 gennaio che attestano che la Calabria ha un Rt puntuale di 0,82 che, unito ad altri parametri, consente di uscire dalla zona arancione. Una piccola boccata d’ossigeno soprattutto per bar e ristoranti, che potranno tornare a servire ai tavoli, anche se le serrande dovranno tornare ad abbassarsi dopo le 18. Fino alle 22 resta consentito il servizio da asporto, ad eccezione dei bar senza cucina e delle enoteche a cui resta la sola possibilità di consegna a domicilio, consentita senza limiti di orario. Dal lunedì al venerdì sono inoltre aperti i musei.
Restano diverse, comunque, le restrizioni anche in zona gialla dove si potrà circolare liberamente tra i comuni e le province della sessa regione rispettando comunque il coprifuoco dalle 22 alle 5, mentre rimane invece il divieto di spostamento tra le regioni, come previsto dall’ultimo Dpcm. Solo dal 16 febbraio al 5 marzo gli spostamenti tornano invece ad essere consentiti da e per tutte le regioni ubicate in area gialla (salva l’eventuale sopravvenienza di nuove disposizioni limitative). Consentito andare a trovare amici e parenti una sola volta al giorno, al massimo in due persone fatta eccezione per minori di 14 anni e disabili. Rimane la chiusura, di cinema e teatri, la sospensione degli spettacoli dal vivo, lo stop ad una serie di attività sportive. Chiuse palestre e piscine.
Durante la settimana i centri commerciali sono regolarmente aperti. Nelle giornate festive e prefestive, invece, sono chiusi i negozi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati, ad eccezione delle farmacie, parafarmaci, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole. Il Comitato tecnico scientifico ha preso atto del miglioramento complessivo della situazione epidemiologica, che riguarda sia l’incidenza sia l’Rt, con l’eccezione dell’incidenza in Alto Adige e dell’Rt in Molise. “Per il resto si rimanda alle valutazioni già previste dalla norma”, afferma una fonte del Cts. Insomma sembrano aver avuto effetto le pressioni dei governatori per rendere più semplici i passaggi da una fascia all’altra. In base al monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità (Iss) le regioni avevano praticamente tutte parametri da giallo, tranne l’Umbria. Si evita così un nuovo scontro tra i presidenti di Regione e il governo, peraltro dimissionario.