Utilizzate 20.399 dosi delle 39.280 rese disponibili che porta il dato al 51,9%. Sale di poco il numero di ospiti delle RSA che hanno ricevuto il vaccino, mentre sono 2.719 i soggetti vaccinati non facenti parte del personale sanitario. Nella seconda fase della campagna di vaccinazione, priorità ai malati di tumore
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COSENZA – Ha superato di poco il 50% delle dosi consegnate, ma resta sempre ultima la Calabria nella graduatoria nazionale delle vaccinazioni con il 51,9% di somministrazioni. Secondo l’ultimo aggiornamento del Report dell’Agenzia italiana del farmaco, sono state utilizzate 20.399 dosi delle 39.280 rese disponibili dopo la seconda fornitura arrivata nella regione. Il vaccino è stato somministrato finora a 17.530 operatori sanitari e socio sanitari, 2.719 soggetti non facenti parte del personale sanitario e a 150 ospiti di strutture residenziali. Le donne che hanno ricevuto la prima dose sono 10.313 mentre gli uomini 10.086. La fascia d’età maggiormente interessata è quella 50-59 anni con 6.032 dosi, seguono le fasce 60-69 (5.498), 40-49 (3.979), 30-39 (3.074), 20-29 (1.256), 70-79 (391), 80-89 (117), oltre 90 (31).Undici sono i vaccinati nella fascia d’età tra i 16 e i 19 anni.
Nel frattempo, anche in base alla disponibilità e all’arrivo delle dosi di vaccini anti-Covid, si procederà con la vaccinazione prima agli anziani over-80 e poi ai pazienti fragili, tra i quali quelli oncologici, rispetto a tutte le altre categorie della popolazione”. Lo ha sottolineato il viceministro alla Salute Pierpalo Sileri, intervenuto ad una conferenza stampa on line organizzata dalla Fondazione Insieme contro il Cancro sui test genomici nella cura del cancro al seno. “Si comincerà probabilmente un pò più avanti rispetto agli inizi di febbraio – ha detto – perchè si è anche in attesa dell’Ok dell’Agenzia europea del farmaco Ema al vaccino AstraZeneca, che consentirà di avere dosi ulteriori”. La campagna di vaccinazione “sta andando bene ma ora vi è il problema della consegna di alcune dosi Pfizer e le Regioni – ha concluso – devono tenere delle riserve per le seconde dosi”.
Priorità ai 400mila malati oncologici
Nella seconda fase della campagna di vaccinazione anti-Covid una “priorità maggiore sarà data a 400mila pazienti oncologici, ematologici e cardiologici: Si tratta di pazienti in cura con chemioterapia, trapiantati di midollo e cardiologici”. Lo ha affermato il presidente della Fondazione Insieme contro il cancro Francesco Cognetti, precisando di aver avuto interlocuzioni in tal senso con il ministro della Salute Roberto Speranza ed il commissario straordinario Domenico Arcuri. “Arcuri – ha spiegato Cognetti in occasione di una conferenza stampa online organizzata dalla Fondazione sul tema dei test genomici nella cura del cancro al seno – ha riconosciuto la giustezza delle nostre posizioni, chiedendoci di selezionare la quota di pazienti onco-ematologici e cardiologi che hanno una priorità maggiore per la vaccinazione. Si tratta appunto di una quota di primi 400mila pazienti, su un totale di 11 milioni di pazienti fragili con questo tipo di patologie, che hanno alte possibilità di guarigione e con una alta aspettativa di vita”.