Conclusa la riunione con le Regioni in vista del nuovo Dpcm: il Governo ha ribadito quanto trapelato ieri, con lo stop all’asporto dai bar dopo le 18, il divieto di spostamento tra le Regioni ma anche l’abbassamento delle soglie RT per entrare in zona arancione. Rimarrebbe in vigore la possibilità di far visita a due persone non conviventi ad amici e parenti
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COSENZA – Il governo prepara il primo provvedimento del 2021 con nuove limitazioni e una stretta in particolare sulla movida, arrivata dopo gli ultimi episodi di assembramenti e feste illegali, vietando l’asporto dai bar a partire dalle 18 ed estendendo il divieto di spostamento tra regioni anche nelle zone gialle, così come avvenuto dalle feste di Natale ad oggi. Ma sul tavolo c’è anche la possibilità di istituire una zona bianca, seppur difficile da raggiungere (servirebbe un Rt sotto 0.5), in cui poter riaprire tutto senza limitazioni e la possibilità di riaprire i musei, ma soltanto nelle Regioni gialle. In realtà, più che di zona bianca, è arrivata la proposta di Lombardia, Campania e Friuli Venezia Giulia che avrebbero chiesto al governo che tutta Italia diventi un’unica zona arancione. La maggioranza dei presidenti avrebbero condiviso la necessità di mantenere le misure nelle prossime settimane ma Attilio Fontana, Massimiliano Fedriga e Vincenzo De Luca avrebbero chiesto una linea di prudenza uguale per tutta Italia, con il paese in zona arancione ed eventualmente ulteriori strette in caso di peggioramento dei dati.
Governo conferma lo stop all’asporto dalle 18
Le nuove misure erano trapelate ieri al termine della riunione del premier Giuseppe Conte con i capi delegazione. Oggi sono state presentate e discusse con le Regioni nel vertice tenuto con il ministro Francesco Boccia al quale hanno partecipato anche il ministro della Salute Roberto Speranza e i rappresentanti di Anci e Upi. Tra i governatori erano presenti Fontana, Bonaccini, Toti, De Luca, Marsilio, Toma e per la Calabria Spirlì. Il Governo ha confermato l’intenzione di vitare ai bar di vendere cibi e bevande da asporto dopo le 18. I governatori hanno già annunciato di volersi opporre a quella sembra molto più di un’ipotesi, e cioè alla possibilità di far scattare automaticamente la zona rossa nel caso si superasse il limite dei 250 contagiati per 100 mila abitanti. Una raccomandazione, perorata dagli scienziati, che però potrà vedere la luce solo dopo il confronto di domani e solo dopo il passaggio in parlamento del ministro della Salute, Roberto Speranza, in programma il 13 gennaio.
Intervenire sugli indici di rischio per facilitare gli ingressi in zona arancione delle regioni a rischio alto: è quanto avrebbe proposto, secondo quanto si apprende, il ministro della Salute Roberto Speranza nel corso della riunione tra governo e Regioni, ribadendo che sarà mantenuto il modello delle fasce e che sarà confermato nel nuovo Dpcm l’abbassamento della soglia dell’Rt: con 1 si va in arancione e con 1,25 in zona rossa.
Resta l’ok alla possibilità di far visita di amici e parenti
Nella conferenza sono state illustrate anche le altre misure: conferma per tutte le zone della regola che consente a massimo due persone di andare a trovare a casa parenti e amici, stop alla mobilità tra le regioni, anche tra quelle gialle, istituzione di una zona bianca, per “dare un segnale” del lavoro che si sta facendo e che consentirà di entrare in una fase diversa in tempi però più lunghi. “Il divieto di ospitare a casa più di due parenti o amici “si è dimostrata una norma ragionevole che ha funzionato nel periodo natalizio. Credo che avrebbe senso confermarla” ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza. “Domani sarà il Parlamento ad esprimersi ed entro giovedì venerdì avremo un testo definitivo. La situazione epidemiologica non è da sottovalutare, l’epidemia è ancora molto forte e per questo – ha ribadito – servono ancora restrizioni e comportamenti corretti”. “Senza le misure restrittive introdotte per le vacanze di Natale “avremo altri numeri” ha sottolineato il ministro della Salute Roberto Speranza nel corso delle riunione con le Regioni, invitando a guardare cosa sta succedendo nel resto d’Europa, dove c’è “una situazione complessa”. Speranza ha parlato anche della situazione sulle vaccinazioni “Il vaccino è una speranza ma le misure sono ancora necessarie ad evitare un aumento incontrollato dei contagi” ha ribadito il ministro della Salute Roberto Speranza nel corso della riunione. “Nessuno – ha aggiunto – sottovaluti la serietà della situazione”.
No di Toti “negozi devono lavorare”
Ma il divieto di vendere cibi da asporto dopo le 18 ha già aperto un primo scontro con le Regioni. “Ho detto al Governo di essere contrario al divieto di asporto take away per ristoranti e bar dopo le 18” ha ribattuto Giovanni Toti al termine della prima riunione con il Governo per definire le nuove norme e restrizioni per l’emergenza covid che entreranno in vigore venerdì prossimo. “Queste attività, pur potendo continuare con le consegne a domicilio, rischiano di essere penalizzate ancora di più, dopo aver già subito pesanti restrizioni. Bene invece l’introduzione di una zona bianca, come avevamo proposto già oltre un mese fa, cioè una zona dove, virus permettendo, si possa cominciare un lento ritorno alla normalità”. Dubbi e timori ai quali risponde Francesco Boccia che annuncia che “tutte le attività che rimarranno chiuse “saranno ristorate“. E’ quanto ha garantito, secondo quanto si apprende, il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia alle Regioni nel corso della riunione di oggi. Il ministro ha ribadito la validità del sistema a fasce – “ci ha salvato due volte da un nuovo lockdown” – e ha riconvocato le Regioni per una nuova riunione giovedì, dopo che il ministro della Salute Roberto Speranza avrà illustrato le misure in Parlamento.