La Camera dei deputati ha approvato un ordine del giorno al decreto Calabria sottoscritto da tutti i gruppi parlamentari, che impegna l’esecutivo a riattivare i presìdi sanitari e ospedalieri dismessi o parzialmente utilizzati. Altro Odg approvato, quello che prevede la possibilità di aumentare la qualità e complessità dei servizi presenti, in rapporto alle specificità e difficoltà territoriali
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ROMA – “Il Parlamento chiede formalmente al governo di adoperarsi per riattivare al più presto, anche e soprattutto in relazione all’emergenza sanitaria che stiamo vivendo, gli ospedali dismessi della Regione Calabria. La Camera dei deputati ha approvato un ordine del giorno al decreto Calabria, presentato dal deputato di Forza Italia Roberto Occhiuto e sottoscritto da tutti i gruppi parlamentari, che impegna l’esecutivo – nell’ambito dell’attuazione dei progetti di edilizia sanitaria, della rete ospedaliera e della rete territoriale, previsti dal provvedimento – a riattivare i presìdi sanitari e ospedalieri, anche delle zone di montagna, della Regione Calabria che siano stati dismessi totalmente o che siano parzialmente utilizzati.
“Un’iniziativa ormai indispensabile e necessaria per fronteggiare la pandemia da Covid-19 e per mettere, finalmente, a disposizione dei cittadini calabresi nuovi posti letto, soprattutto per le terapie intensive e sub-intensive. Adesso il governo non ha più scuse, agisca in fretta e per il bene della collettività” ha afferma in una nota Roberto Occhiuto, vice capogruppo vicario di Forza Italia alla Camera dei deputati. Aula che ha iniziato ieri l’esame del decreto legge sulla Sanità in Calabria. In base a quanto previsto dai capigruppo, la votazione finale sul provvedimento si terrà oggi pomeriggio.
Nell’ambito della conversione del nuovo decreto Calabria, il Governo ha approvato integralmente anche un ordine del giorno del deputato M5S Giuseppe d’Ippolito, che impegna l’esecutivo “a valutare iniziative per la modifica degli standard ospedalieri vigenti, in modo che per la riqualificazione degli ospedali non-hub della regione sia contemplata la possibilità di aumentare la qualità e complessità dei servizi presenti, in rapporto alle specificità e difficoltà territoriali piuttosto che ai bacini di popolazione”. Ne dà notizia, con un comunicato, lo stesso parlamentare del Movimento 5 Stelle. “Si tratta di un passaggio importante – afferma d’Ippolito – anche perché da qui in poi il governo è formalmente impegnato, per via dello stesso ordine del giorno, ad assumere iniziative concrete per la riattivazione, negli ospedali di Lamezia Terme, Crotone, Vibo Valentia, Corigliano-Rossano, Castrovillari, Paola-Cetraro, Polistena, negli ospedali dismessi e in quelli di zona montana o disagiata, delle unità operative essenziali alla tutela della salute in rapporto ai dati epidemiologici di riferimento”. “Infine, proprio in virtù dell’approvazione di questo mio ordine del giorno, il governo – dice ancora il deputato M5s – è obbligato a vincolare alla riqualificazione della sanità ospedaliera e territoriale della Calabria, anche per ridurre l’emigrazione sanitaria, una quota adeguata delle risorse europee che, conseguenti alla pandemia da nuovo coronavirus, a decorrere dall’anno 2021 si renderanno disponibili per gli investimenti sanitari. Abbiamo dunque creato le basi concrete per garantire una sanità migliore in tutti i territori calabresi”.