Piemonte e Lombardia restano arancioni così come la Calabria e la Basilicata, mentre l’Abruzzo rimane l’unica in fascia rossa. Cinque regioni passano in area gialla, quattro da zona rossa a quella arancione.
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COSENZA – Sono state rinnovate le misure restrittive vigenti relative alle regioni italiane. Lo prevede la nuova ordinanza che sarà firmata dal Ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati della Cabina di Regia tenutasi oggi che ha pubblicato il nuovo monitoraggio sul contagio da coronavirus. Le misure saranno in vigore dal 6 dicembre. Piemonte e Lombardia restano arancioni come nella scorsa settimana. In fascia arancione restano anche Calabria e Basilicata mentre l’Abruzzo rimane l’unica Regione in fascia rossa. Per quanto riguarda le nuove misure, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche, Puglia e Umbria passano da area arancione ad area gialla. Le Regioni Campania, Toscana, Valle D’Aosta e la Provincia autonoma di Bolzano passano da area rossa ad area arancione. Proprio i nuovi dati sul monitoraggio hanno evidenziato un rischio ancora elevato per la Calabria il cui indice RT è appena sotto l’uno (0.95), ma resta la difficoltà nel tracciamento e soprattutto non può essere valutato l’indice di trasmissibilità del contagio. Seppur in via di miglioramento, rimane ancora alta la pressione sugli ospedali. Proprio oggi Il neo-commissario alla sanità in Calabria Guido Longo ha varato il piano territoriale per l’emergenza Covid. Il primo obiettivo è l’aumento dei tamponi per individuare i positivi e bloccare la diffusione del contagio.
“È ancora alto il tasso di occupazione delle terapie intensive che si trova al di sopra della soglia critica anche se si nota un iniziale lieve decremento dei ricoveri ospedalieri e terapia intensiva. L”incidenza è ancora elevata, intorno a 570 casi per 100mila abitanti. Grazie alle misure di contenimento scende di poco, al di sotto di 1, l’Rt. È necessario continuare a tenere comportamenti prudenti: evitare aggregazioni, distanziamento sociale, lavaggio frequente delle mani e la mascherina anche in previsione delle prossime feste” ha detto il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza.
“L‘Italia si sta lentamente ‘decolorando’ e questo riflette che in qualche modo un pò in tutti i paesi Ue l’epidemia sta cominciando a decrescere” ha invece evidenziato il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro alla conferenza stampa al ministero della Salute sull’analisi dei dati del Monitoraggio Regionale della Cabina di Regia. “L’Italia ha ancora valori piuttosto elevati di incidenza, quindi il trend è decrescente ma il numero di nuovi casi quotidiani è ancora importante – ha evidenziato il presidente dell’Istituto superiore di sanità che sulla pressione ospedaliera ha detto che ” la curva sull’occupazione dei posti letto in terapia intensiva e area medica comincia a flettersi. Tuttavia ancora siamo sopra la soglia di emergenza anche se la curva si è appiattita, quindi c’è la necessità di dilazionare gli interventi programmati”.