Comprende 26 obiettivi prioritari la missione affidata dal Governo a Guido Longo, da ieri nuovo commissario ad acta che mette fine ad una impasse lunga quasi un mese dopo le dimissioni del generale Saverio Cotticelli e una serie di rinunce all’incarico. Ecco in sintesi cosa dovrà essere realizzato ed adottato nei prossimi anni per uscire dal commissariamento
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COSENZA – Dopo oltre un mese dalle dimissioni di Saverio Cotticelli, ed i tentativi andati a vuoto prima con Giuseppe Zuccatelli e Antonio Gaudio, poi con Narciso Mostarda e Agostino Miozzo, con in mezzo almeno una decine di nomi, da ieri la Calabria ha finalmente un nuovo commissario ad acta con la nomina di Guido Longo arrivata nel pomeriggio di ieri in Consiglio dei Ministri. L’uomo delle istituzioni, come ha voluto definirsi l’ex Prefetto di Vibo valentia, ha un mandato che sostanzialmente è in linea con i compiti assegnati al suo predecessore, eccetto che per due nuovi punti: la stesura del piano anti Covid, costato carissimo al generale Cotticelli e la ricognizione, con relativa quantificazione e gestione, del contenzioso attivo e passivo in essere e la verifica dei fondi rischi aziendali e consolidato sanitario regionale.
Il Commissario ad acta nominato dal Governo sarà chiamato ad attuare gli obiettivi previsti nei programmi operativi di prosecuzione del piano di rientro dai disavanzi del servizio sanitario regionale. Ma non ci saranno solo interventi lacrime e sangue, visto che per supportare gli interventi di potenziamento del servizio sanitario regionale, è stata destinata una cifra complessiva di 180 milioni per il triennio 2021-2023 ed è previsto anche lo stanziamento di ulteriori altri 15 milioni per il sistema di programmazione e controllo del Ssr.
La Regione dovrà mette a disposizione del Commissario ad acta il personale, gli uffici e i mezzi necessari all’espletamento dell’incarico. Dovrà inoltre mettere a disposizione del commissario un contingente minimo di 25 unità di personale “dotato di adeguata esperienza professionale”, appartenente ai ruoli regionali in posizione di distacco obbligatorio o da acquisire tramite interpello, in posizione di comando, da enti pubblici regionali e da enti del servizio sanitario regionale. Nell’esercizio delle proprie funzioni, il Commissario ad acta potrà avvalersi anche del Corpo della Guardia di finanza. Il decreto di nomina affida al Commissario ad acta un incarico “prioritario” per attuare i programmi operativi 2019-2021, proseguire l’attuazione del Piano di rientro nonché di tutti gli interventi necessari “a garantire, in maniera uniforme sul territorio regionale, l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza (i famosi Lea) in condizioni di efficienza, appropriatezza, sicurezza e qualità.
Lea, rete ospedaliera, laboratori e cliniche specialistiche
Qui sono indicate le azioni e gli interventi necessari che competono al nuovo commissario Logo, come scritto nero su bianco nel decreto di nomina a firma del Presidente del Consiglio e dei ministri della Salute e dell’Economia, l’adozione, “di ogni necessaria iniziativa al fine di ricondurre il livello di erogazione dei livelli essenziali di assistenza agli standard di riferimento, in particolare con riguardo all’adesione agli screening oncologici, all’assistenza territoriale ed alla qualità e sicurezza dell’assistenza ospedaliera”. Il commissario dovrà occuparsi del completamento ed attuazione del piano di riorganizzazione della rete ospedaliera e della rete di emergenza-urgenza “in coerenza con il fabbisogno assistenziale”. Dovrà definire ed attuare le reti cliniche specialistiche e il monitoraggio delle procedure per la realizzazione dei nuovi ospedali, oltre al completamento del riassetto della rete dei laboratori e di assistenza specialistica ambulatoriale.
“Percorso di nascita“, tetti di spesa e prestazioni sanitarie
Altro punto è la completa attuazione delle linee di indirizzo “per la promozione ed il miglioramento della qualità, della sicurezza e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita” cui seguono la gestione e l’efficientamento della spesa per il personale “in coerenza con l’effettivo fabbisogno”. Spettano al commissario anche la razionalizzazione e l’efficientamento della spesa per l’acquisto di beni e servizi insieme con la gestione e l’efficientamento della spesa farmaceutica convenzionata ed ospedaliera “al fine di garantire il rispetto dei vigenti tetti di spesa previsti dalla normativa nazionale e il corretto utilizzo dei farmaci in coerenza con il fabbisogno assistenziale”. Da definire anche i tetti di spesa e dei conseguenti contratti con gli erogatori privati accreditati per l’acquisto di prestazioni sanitarie anche attraverso la ridefinizione delle tariffe delle prestazioni sanitarie. Dodicesimo punto è l’adozione di “ogni necessaria iniziativa” al fine di pervenire “alla completa implementazione dei flussi informativi del Nuovo Sistema Informativo Sanitario da parte delle aziende in termini di completezza e qualità”.
Il mandato prevede anche la sottoscrizione degli accordi interregionali bilaterali in materia di mobilità sanitaria oltre all’attuazione della normativa statale in materia di autorizzazioni e accreditamenti istituzionali, mediante l’adeguamento della vigente normativa regionale. Il mandato conferito a Longo contempla poi la definizione e la stipula del protocollo d’intesa con l’Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro oltre a interventi per la gestione, razionalizzazione ed efficientamento della spesa e delle attività proprie della medicina di base.
Disavanzo, edilizia ed emergenza covid
Compiti del commissario pure la ricognizione, quantificazione e gestione del contenzioso attivo e passivo in essere, e verifica dei fondi rischi aziendali e consolidato sanitario regionale; la prosecuzione e tempestiva conclusione delle azioni previste per la puntuale attuazione del Percorso attuativo della certificabili; la programmazione degli investimenti per interventi edilizi e tecnologici, l’attuazione dei nuovi compiti assegnati al Commissario ad acta dal decreto legge 10 novembre 2020, n. 150 fra cui la definizione del piano anti Covid.
Interventi sulla sanità pubblica veterinaria
Altri punti previsti sono: adozione dei provvedimenti necessari alla regolarizzazione degli interventi di sanità pubblica veterinaria e di sicurezza degli alimenti; rimozione dei provvedimenti, anche legislativi, adottati dagli organi regionali e i provvedimenti aziendali “che siano di ostacolo alla piena attuazione del piano di rientro e dei successivi Programmi operativi, nonché in contrasto con la normativa vigente e con i pareri e le valutazioni espressi dai Tavoli tecnici di verifica e dai Ministeri affiancanti, il monitoraggio delle rilevazioni del bilancio regionale riferite alle risorse destinate al Servizio sanitario regionale; la verifica dell’ordinato trasferimento da parte del bilancio regionale al Servizio sanitario regionale delle risorse ad esso destinate, la conclusione della procedura di regolarizzazione delle poste debitorie relative all’Asp di Reggio Calabria “e delle ulteriori poste debitorie eventualmente presenti negli altri enti del Servizio Sanitario Regionale”; la riconduzione dei tempi di pagamento dei fornitori ai tempi previsti dalla normativa vigente.