L’assessore all’istruzione Sandra Savaglio conferma che la data per la ripartenza in Calabria resta il 24 settembre e che la data del 28 non è percorribile “per eventuali ritardi si faranno provvedimenti singoli e motivati”. Opposizioni all’attacco “gravissimo non accogliere l’atto di indirizzo “
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COSENZA – Erano stati diversi consiglieri regionali a chiedere di rinviare l’inizio dell’anno scolastico in Calabria, fissato al 24 settembre, al 28 settembre negli istituti che saranno seggi elettorali il 20 e 21 settembre, presentando una mozione d’indirizzo, approvata nella serata di ieri dal Consiglio regionale della Calabria, con il voto favorevole dei 16 consiglieri presenti su 31. Nella mozione “s’impegna il Presidente della Giunta regionale e l’esecutivo a valutare la possibilità di posticipare l’inizio dell’anno scolastico, almeno alla data dal 28 settembre 2020, solo negli istituti scolastici sede di seggio elettorale, al fine di garantire un rientro a scuola più sicuro e per dare maggiore tranquillità e serenità alle famiglie, agli studenti e agli addetti ai lavori”.
Doppia data non è percorribile: si parte il 24
Ma sul rinvio è intervenuto direttamente l’assessore all’istruzione Sandra Savaglio che ha invece ribadito che per tutti la data di ripartenza è il 24 settembre e che “la doppia data per l’apertura delle scuole, il 28 settembre per le scuole coinvolte come seggi elettorali, e il 24 per le altre scuole, proposta dal Consiglio regionale del 15 settembre, non è percorribile: la chiusura differenziata causerebbe un’enorme e ingestibile situazione per via degli esami alla fine dell’anno e di plessi di uno stesso Istituto con partenze diverse. Quindi, l‘apertura deve essere uguale per tutti e visto che gli spazi destinati ai seggi sono di gran lunga la minoranza, si delibera per la conferma del 24 settembre come data unica di avvio”.
“Il direttore dellUSR, Maria Rita Calvosa, – ha aggiunto la Savaglio – sta lavorando tantissimo con Comuni e dirigenti, dobbiamo onorare il loro lavoro. Franco Candia presidente ANCI, che si è impegnato intensamente per preparare i Comuni alla riapertura concordata a luglio, per verificare gli spazi e il resto, si dice pronto alla decisione che sarà presa da Presidente e Giunta regionali. Abbiamo ascoltato le voci di altre rappresentanze nel territorio, e anche i capigruppo di maggioranza e minoranza del Consiglio, i quali, dimostrando grande senso di responsabilità, hanno convenuto che per tutti la data del 24 è il giusto compromesso.
Saranno gestiti eventuali singoli ritardi
E nel caso si presentasse un problema? Sarà valutato caso per caso ha evidenziato l’assessore ribadendo che “se dovessero succedere singoli ritardi che si possono presentare (possibile sempre anche in situazioni di vita ordinaria) si faranno provvedimenti singoli e motivati. Il 24, tutta l’Italia avrà i bambini e i ragazzi a scuola. La Calabria, che ricordiamo è la regione con il minore numero di contagi in rapporto alla popolazione, sarà pronta per il giorno che in tanti stanno aspettando, con grandissima voglia di ripartire” ha concluso la Savaglio.
Di Natale, Anastasi e Sculco “gravissimo non accogliere l’atto di indirizzo “
“Apprendiamo che ci sarebbe, da parte della Giunta Regionale, la volontà di non accogliere l’atto di indirizzo del Consiglio Regionale sulla riapertura della scuola posticipandola al 28 settembre. Se questo dovesse risultare vero è un grave atto di non rispetto della volontà dell’assemblea regionale democraticamente eletta dai calabresi che ha deliberato all’unanimità.” Questa la denuncia degli Onorevoli Graziano Di Natale, Marcello Anastasi e Flora Sculco. “Ci sono gravi problemi – continuano – di organizzazione che minano la sicurezza dei nostri figli. È inaccettabile che possa accadere che non venga rispettata la volontà del Consiglio Regionale la cui immagine è evidentemente lesa. Si ci sta assumendo una gravissima responsabilità e noi saremo vigili e pronti a denunciare, se le cose non dovessero andare per il verso giusto”.
“Ricordiamo ancora – aggiungo i consiglieri – che il 20 ed il 21 settembre le elezioni amministrative e quelle referendarie. Le nostre scuole saranno dunque sede di seggio elettorale e non saranno certamente sufficienti poche ore per sanificare e riorganizzare le aule al fine di consentire l’accesso sicuro agli studenti agli operatori e agli Stessi insegnanti. La giunta regionale, pare che intenda ignorare l’indirizzo assunto dal consiglio, pur non avendo partecipato “al completo” ai lavori dell’assemblea che, tra l’altro, vorremmo sommessamente ricordare, è la più alta istituzione rappresentativa del Popolo calabrese. Se questo è, si verificherebbe un atto di grave irresponsabilità, e di sordità, lesivo del ruoli oltre che dell’immagine del consiglio regionale calabrese.”