La morte del bimbo Giacomo Francesco Saccomanno, di 24 mesi, è avvenuta il 3 gennaio dello scorso anno presso il Bambin Gesù di Roma dopo l’intervento avvenuto all’ospedale di Taormina
ROMA – Si terrà domani davanti al gip di Roma l’incidente probatorio per la morte di un bimbo di 2 anni, Giacomo Francesco Saccomanno, di Rosarno (Rc), al quale sarebbe stato impiantato un pacemaker al contrario. Poi una serie di presunti errori hanno portato al suo decesso. Giacomo era stato operato nel 2016 a Taormina, subito dopo la nascita, per un’insufficienza cardiocircolatoria al centro cardiologico pediatrico Mediterraneo dell’Ospedale Bambino Gesù del San Vincenzo di Taormina ma da quel momento è iniziato il suo calvario. Nel 2018 è stato trasferito d’urgenza all’ospedale Bambino Gesù di Roma dove poi è deceduto a gennaio 2019. Per la sua morte, sono indagati 8 medici che lo hanno avuto in cura, con l’accusa di omicidio in cooperazione colposa consistita da negligenza, imprudenza ed imperizia.
Il piccolo era nato con un problema al cuore, un “blocco atrioventricolare completo congenito“. Per questo era stato operato a Taormina nel Centro cardiologico pediatrico Mediterraneo del Bambin Gesù. Ma secondo la perizia di parte i medici avrebbero impiantano il pacemaker al contrario. Un errore che avrebbe provocato un “cappio con progressivo strangolamento dell’arteria polmonare ed una compressione dell’anello mitralico, così concorrendo a cagionare la morte”.
Per il legale della famiglia rosarnese la consulenza tecnica di parte ravvisa queste responsabilità mentre la direzione dell’ospedale aveva replicato definendo “la ricostruzione della vicenda, lontana dalla realtà. Non esiste nessun pacemaker “messo al contrario”. L’affermazione non ha alcun senso dal punto di vista clinico e non trova riscontro negli accertamenti finora effettuati finanche dai consulenti della famiglia. Vi è stata, invece, una complicanza prevista in letteratura che si registra in pochissimi casi e risolvibile chirurgicamente. L’intervento era stato già programmato. Ma il bambino purtroppo, in attesa di tornare a ricovero, ha contratto un virus e poi una polmonite che gli è risultata fatale».