La governatrice in audizione al Comitato parlamentare di controllo sull’attuazione dell’accordo di Schengen “da qualche mese è forte la paura dei contagi di ritorno determinata dall’espandersi della pandemia di coronavirus in alcuni Paesi, soprattutto africani, a causa degli sbarchi di migranti. Serve un percorso di controllo da parte dell’Europa”
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COSENZA – “Ho chiesto con fermezza al Ministro dell’Interno di avere delle navi dove far svolgere la quarantena ai migranti che arrivano sulle nostre coste e pongo alla commissione di chiedere al Governo e in sede europea che si possa fare un vero percorso di controllo da parte dell’Europa”. A dirlo è stata la presidente della regione Calabria Jole Santelli, in audizione al Comitato parlamentare di controllo sull’attuazione dell’accordo di Schengen. La Santelli ha ribadito che “da qualche mese è forte la paura dei contagi di ritorno determinata dall’espandersi della pandemia di coronavirus in alcuni Paesi, soprattutto africani, a causa degli sbarchi di migranti. Credo che il Governo e l’Unione Europea debbano essere pronti ad affrontare la problematica prima che si corra il rischio in autunno di un ritorno di contagi soprattutto a Sud“.
La Santelli ha quindi ricordato la vicenda dello sbarco “fantasma” nel porto di Roccella Ionica con l’arrivo di una sessantina di migranti pakistani parte dei quali positivi. Dopo essersi detta incuriosita dal fatto che fossero tutti uomini e dello stesso Paese, la Governatrice della Calabria ha evidenziato che la decisione delle Prefettura, di spostare i migranti positivi “in centri cittadini di località turistiche rinomate” ha creato “creato allarme tra la popolazione non per i migranti ma per il rischio contagio“.
Si requisiscano le navi. Contagi incidono sul turismo
“Crea allarme non il colore della pelle ma che arrivino situazioni di Covid non controllate” ha evidenziato la Santelli nel corso della sua audizione. La governatrice ha anche auspicato che vada a buon fine la gara per reperire una nave da adibire a luogo di quarantena per migranti, altrimenti, ha aggiunto, “si faccia una requisizione. Nessuno – ha aggiunto – sta parlando di questioni relative a immigrati che hanno fatto la quarantena in Sicilia. Nessuno ha posto questo tema. Il tema è su un altro discorso, gli sbarchi di vascelli fantasma. Quanti sono? A saperlo. Se arrivano in porto lo sappiamo, se arrivano in spiaggia no. Il problema è nato su sbarco autonomo e sulla necessità di quarantena in Calabria”. Da ciò è nata un’interlocuazione con il Governo, quanto con il ministro Lamorgese che con il prefetto di Bari, con la necessità di avere queste navi per la quarantena in mare. “La quarantena deve essere svolta fuori da ambito territorio italiano. Gli sbarchi – ha poi detto la Governatrice – avvengono sulle coste, è normale quindi quindi l’incidenza sul turismo. Questa situazione ha creato un problema di immagine. Gli albergatori di Amantea e Roccella Ionica mi hanno segnalato numerose disdette in questi giorni per paura perché il covid ancora permane. Chiedo, da istituzione e non in contrapposizione, che vengono preservati gli sforzi fatti da una regione rimasta no covid che ha rispettato diligentemente le regole”
Anche ieri, a margine della conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa “Notti sicure”, la Santelli aveva evidenziato che “in Africa, dove la pandemia è esplosa in maniera considerevole, non ci sono controlli e aiuti” rinnovando le sue richieste al governo nazionale di farsi tramite con l’Europa per controlli più reali e più seri della frontiera mediterranea dell’Europa.