Riunione questa mattina all’Ufficio scolastico regionale della Calabria alla quale ha preso parte la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina
CATANZARO – “Il governo – ha dichiarato il ministro Azzolina – ha lavorato in questi mesi proprio per garantire la sicurezza di tutti, l’abbiamo dimostrato ahimè anche quando abbiamo dovuto chiudere le scuole. Ma adesso le riapriremo in sicurezza”. “Stiamo lavorando su tre fronti: utilizzare tutti gli spazi che ci sono, adeguandoli e migliorandoli; se non fossero abbastanza trovarne di nuovi, e – ha sostenuto ancora il ministro dell’Istruzione – migliorare gli arredi scolastici”.
“Ho visto belle esperienze di scuole calabresi e agli studenti e alle loro famiglie lancio un messaggio quello di lavorare e di remare tutti nella stessa direzione. Sono molto orgogliosa di ciò che è stato fatto con la didattica a distanza”.
Poi un accenno alla lotta alla criminalità e al valore della legalità e dell’educazione “che devono accompagnare gli studenti. La scuola in tal senso ha un ruolo fondamentale e lottare contro la criminalità significa essere persone libere”. “Il tavolo tecnico di oggi – ha spiegato la ministra – servirà ad analizzare i punti che stiamo affrontando sull’intero territorio nazionale, ed è importante capire il fabbisogno dei singoli territori nazionali, sia in termini di arredi che di organico. Auspico una collaborazione con gli enti locali e gli uffici scolastici regionali perché se remiamo tutti dalla stessa parte potremo riaprire la scuole a settembre in sicurezza e in presenza”.
“Il problema dell’edilizia scolastica è atavico e riguarda tutta l’Italia ed è per questo che siamo intervenuti prima stanziando 798 milioni di euro, recentemente ho firmato per altri 855 milioni per le scuole secondarie di 2° grado e poi altri 330 milioni di euro. In più abbiamo dato poteri speciali ai sindaci e ai presidenti delle province affinché possano essere velocizzati tutti i lavori. A me interessa capire i fabbisogni dei territori in termini di arredi sia di organico e confrontarci soprattutto con gli enti locali e con gli uffici scolastici in un clima di collaborazione”.