Al nuovo direttore generale del Dipartimento Salute Calabria un bonus che i parlamentari pentastellati chiedono di revocare. Si tratta di 45 mila euro oltre allo stipendio di 135 mila euro: “intanto la sanità calabrese è alla canna del gas”
CATANZARO – “Come avevamo previsto, la Regione Calabria guidata da Jole Santelli ha assegnato un bonus di stipendio di 45mila euro all’anno al direttore generale del dipartimento regionale Tutela della salute, l’ex Dg di Agenas, Francesco Bevere, cui evidentemente non bastavano 135mila euro annui per svolgere questo nuovo incarico”. I parlamentari M5S Bianca Laura Granato, Francesco Sapia, Paolo Parentela e Giuseppe d’Ippolito parlano di “sfacciata operazione, degna della peggiore casta”.
“Il manager si porta a casa 180mila euro all’anno, in barba al piano di rientro e con buona pace della sanità calabrese, ormai ridotta alla canna del gas”.
“Questa – proseguono – è la rivoluzione della Santelli e delle sue truppe, cui la recente porcata dei vitalizi non ha evidentemente insegnato alcunché. La sanità regionale non ha soldi e loro trovano risorse aggiuntive per pagare un dirigente apicale che ha già uno stipendio da nababbo. Questi personaggi in cerca d’autore del centrodestra sono gli stessi che lodavano l’operato di medici e infermieri nell’emergenza Covid, salvo, poi, svuotare le casse pubbliche per premiare i loro graditi burocrati, ancor prima che se ne vedano i risultati”.
“Riteniamo vergognoso questo comportamento della presidente e della sua maggioranza, cui chiediamo, soprattutto alla luce della gravissima crisi economica in corso, di fare marcia indietro e di cancellare questo bonus vergognoso, del quale non c’è alcun bisogno”. “Ai consiglieri regionali del centrosinistra – concludono i parlamentari 5 Stelle – chiediamo invece di attivarsi immediatamente per modificare la legge regionale n. 8/2010, grazie alla quale è avvenuta questa ennesima trovata, spregiudicata, dei burattinai politici della presidente Santelli”.