I due, secondo quanto accertato dalle indagini, sarebbero legati alla cosca Gallace, attiva nell’area ionica catanzarese, con proiezioni nel Lazio e in Lombardia
SOVERATO (CZ) – I carabinieri hanno arrestato due persone con l’accusa di usura ed estorsione, commessi in danno di due commercianti di Guardavalle. Si tratta di una coppia di Guardavalle, marito e moglie, Francesco Galati, 43 anni, finito in carcere, e Giuseppina Taverniti, 40enne, agli arresti domiciliari. I carabinieri hanno anche eseguito un sequestro preventivo di beni mobili e immobili riconducibili agli indagati nei comuni di Guardavalle, Soverato e Nettuno (Lazio), per un valore complessivo di oltre 100.000 euro.
Dalle indagini, condotte dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Soverato e dai loro colleghi della stazione di Guardavalle, coordinate dalla Dda di Catanzaro, emerge il legame dei conuigi con la cosca Gallace, attiva nell’area ionica catanzarese, con proiezioni nel Lazio e in Lombardia. L’attività di indagine è iniziata lo scorso anno, nel maggio 2019, dopo la denuncia presentata dalle vittime, titolari, di un esercizio commerciale e un’attività produttiva, e si è sviluppata attraverso intercettazioni telefoniche, ambientali e analisi di dati, attività tradizionali (osservazioni, controlli e pedinamenti) e accertamenti patrimoniali.
Gli elementi acquisiti nel corso dell’attività investigativa hanno consentito di accertare le difficoltà economiche e il conseguente stato di bisogno delle vittime, che le avevano indotte a ricorrere a canali abusivi di credito, ricevendo in prestito dagli usurai la somma iniziale di 20.000 euro nel 2016, e ulteriori somme successive, per complessivi 200.000 euro. Sarebbero state anche documentate le ricorrenti condotte estorsive messe in atto dagli indagati nei confronti delle vittime, mediante minacce di morte e percosse, finalizzate anche a ottenere da loro beni immobili e attività commerciali.