Si sarebbe assentato in maniera ingiustificata dal reparto accumulando in 3 anni ben 47 settimane
CATANZARO – Protagonista un medico dell’Azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro indagato per abuso d’ufficio che in 3 anni avrebbe accumulato 47 settimane di assenza ingiustificata ma regolarmente retribuite. La Guardia di finanza di Catanzaro però, gli ha sequestrato preventivamente oltre 70 mila euro ed è stato anche iscritto nel registro degli indagati per abuso d’ufficio.
Il medico, che ha ricoperto l’incarico di direttore di struttura semplice prima di diventare direttore di struttura complessa dell’Azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro, secondo quanto emerso dalle indagini, pur presentandosi regolarmente in servizio, svolgeva quasi sempre il proprio orario di lavoro in misura inferiore all’obbligo, allontanandosi senza alcuna giustificazione e senza completare l’orario previsto da contratto in 38 ore settimanali. Con tale condotta sarebbe arrivato ad accumulare 1.804 ore di assenza ingiustificata. Il sequestro ai fini della confisca della somma è stato eseguito su conti correnti del professionista e ha riguardato gli stipendi incassati compreso tra il 2014 e il 2016.
Nel corso del tempo, le strutture amministrative dell’azienda ospedaliera avevano avvisato lo specialista dell’ingente debito orario accumulato, ma l’indagato non avrebbe adottato nessuna iniziativa per risolvere il problema. Tutte le prestazioni lavorative non eseguite sono state comunque regolarmente retribuite, per il totale dei 70 mila euro sequestrati, causando un danno all’azienda, sia in termini economici che di efficienza complessiva, considerati i lunghi tempi di attesa per le prestazioni sanitarie in Calabria. Il sequestro è andato a colpire i conti correnti del medico ed ha riguardato gli stipendi guadagnati indebitamente.
Le indagini si estendono ora alle strutture dirigenziali dell’azienda ospedaliera, con l’obiettivo di individuare eventuali responsabilità in capo ai superiori gerarchici del professionista, che non avrebbero controllato e di conseguenza impedito le condotte del dottore. Al termine delle indagini di polizia giudiziaria, d’intesa con la Procura della repubblica, gli elementi accertati potranno essere comunicati anche alla Procura regionale della Corte dei Conti così da accertare se vi sia stato un eventuale danno erariale.