Mario Balzanelli, presidente della SIS – Società italiana Sistema 118, la Consulta dei dirigenti responsabili delle centrali operative 118, ha scritto al commissario Saverio Cotticelli per sottolineare le gravi criticità del sistema 118 in Calabria
COSENZA – Il dott. Mario Balzanelli giù lo scorso 18 novembre 2019 rappresentò al commissario Cotticelli la grave situazione di disagio del Sistema di Emergenza Territoriale 118 (SET 118) della Regione Calabria. «Pervengono, di continuo, alla mia attenzione – scrive Balzanelli – da parte degli operatori tutti, numerose segnalazioni in merito al rischio di abbandono in massa dal servizio di Emergenza Territoriale 118 da parte del personale medico, che, stando a quanto riferito e confermato più volte allo scrivente, si vedrebbe negare un’indennità concordata e già riconosciuta a livello Regionale da oltre dieci anni».
«A questa delicata situazione si aggiunge che il 95% dei medici del SET 118 calabrese versa tutt’ora in condizioni di permanente precarietà lavorativa: il 65% di questi, pur essendo già da diversi anni titolare di rapporto a convenzione a tempo indeterminato, attende il passaggio alla dipendenza, mentre circa il 30%, pur in servizio da diversi anni, sempre con rapporto convenzionale, non risulta neppure titolare del ruolo».
«Per quanto, come a Lei noto scrive il presidente della SIS a Cotticelli – non rientra tra i compiti di una Società Scientifica entrare nel merito di questioni di stretta natura sindacale, cui, per gli aspetti citati, va rimandata la fase di analisi, verifica, contrattazione a livello degli enti istituzionali preposti, in sede regionale ed aziendale, è invece compito precipuo di una Società Scientifica occuparsi, attivamente, di ogni questione che riguardi la qualità complessiva del servizio erogato ai cittadini nell’ambito del settore di propria competenza».
«A tal proposito, presento alla Sua attenzione l’evidenza per cui il rischio di demedicalizzazione “massiva” del servizio 118, quale quella oggettivamente a rischio nella regione Calabria, rappresenta, qualora si traduca da probabile eventualità in dato reale, un grave “vulnus” inerente la qualità delle prestazioni sanitarie avanzate potenzialmente salvavita assicurate alla cittadinanza tutta dal Sistema 118 calabrese».
«Le condizioni intrinseche di elevata complessità del servizio di emergenza sanitaria territoriale 118, caratterizzate da elevate possibilità di andare incontro a scenari specifici di rischio ambientale (es. aggressioni) e biologico (es. inalazioni di sostanze tossiche), meritano pienamente il riconoscimento di specifiche indennità incentivanti a tutti gli operatori del Sistema, siano essi medici o infermieri o autisti-soccorritori, secondo modalità e tempistiche che possono e devono essere opportunamente individuate, intanto a livello regionale competente. Le sarei, contestualmente, grato – conclude – qualora possa avvalersi, per il contributo di una valutazione competente autorevole ed esperta, del parere del neoeletto Segretario Nazionale SIS 118, Dott. Riccardo Borselli, Direttore della CO118 di Cosenza, al fine di favorire, nel minor tempo possibile, la più appropriata risoluzione di tale rilevante criticità».