Nell’appartamento piante di marijuana dell’altezza di circa 70 cm, cavi sospesi, tubi di areazione che attraversavano le stanze, il tutto avvolto dalla tiepida luce violetta delle lampade alogene
BIANCO (RC) – Doveva essere un appartamento disabitato e invece Domenico Antonio Mollica, 25enne, bracciante agricolo di Africo, lo aveva trasformato in una serra per coltivare marjiuana: arrestato dai carabinieri. I carabinieri della Compagnia di Bianco, hanno scoperto l’intera abitazione adibita ad una serra per la coltivazione di 110 piante di marijuana. Inizialmente alla richiesta dei carabinieri di aprire la porta è seguito il silenzio, solo dopo la loro insistenza, Mollica, ormai scoperto, ha ceduto. Quello che i carabinieri hanno trovato una volta entrati è stato un intero appartamento destinato alla coltivazione di piante di marijuana dell’altezza di circa 70 cm, cavi sospesi, tubi di areazione che attraversavano le stanze, il tutto avvolto dalla tiepida luce violetta delle lampade alogene. La coltivazione “domestica” avrebbe fruttato quasi 100mila euro. Il 25enne non ha negato né si è giustificato di questa coltivazione indoor, l’evidenza dei fatti non glielo permetteva, così per lui è scattato immediatamente l’arresto. Le piante e tutto ciò che serviva alla loro coltivazione sono state sequestrate e ora si indaga su come sia stato possibile, in pieno centro abitato a Bianco, predisporre una serra, con un complesso sistema di coltivazione, senza destare particolari sospetti. Il contrasto alle piantagioni di marijuana da parte dei carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria continua anche durante i mesi invernali nella consapevolezza che i produttori e i trafficanti locali sopperiscono alle basse temperature studiando metodi più ingegnosi di coltivazione.