Torna in libertà il leader dei Socialisti calabresi, finito ai domiciliari dopo la maxi operazione “Rinascita Scott”
CATANZARO – A rendere nota la revoca della misura il legale del commissario liquidatore della Sorical. Il Tribunale della Libertà di Catanzaro ha revocato la misura cautelare nei confronti di Luigi Incarnato coinvolto nella maxi operazione “Rinascita Scott” della Dda di Catanzaro guidata da Nicola Gratteri che era finito agli arresti domiciliari per un episodio risalente alla campagna elettorale per le elezioni politiche del 2018.
Incarnato è accusato di corruzione elettorale perchè, secondo l’accusa, in occasione delle elezioni politiche del 2018, in cui era candidato nella lista del Pd, Incarnato avrebbe offerto la propria collaborazione in cambio di voti a Pietro Giamborino, ex consigliere regionale del Pd ritenuto legato a cosche del vibonese, e Pino Cuomo. Il legale di Incarnato, Franz Caruso, ha espresso la sua soddisfazione per la decisione del Tribunale del riesame. “Come abbiamo sempre detto – ha affermato – abbiamo fiducia nella magistratura giudicante che ha fatto giustizia di una misura particolarmente afflittiva e, a nostro avviso, abnorme e particolarmente ingiusta”.
Incarnato “mai smesso di avere fiducia”
“In questi 15 giorni non ho mai smesso di rispettare ed avere fiducia nella magistratura. Si è uomini delle istituzioni sempre, anche quando sei direttamente toccato e coinvolto”. Lo afferma in una nota il segretario regionale della Calabria del Psi Luigi Incarnato, in relazione alle revoca della misura degli arresti domiciliari disposta in suo favore dal Tribunale della libertà di Catanzaro. “La mia esperienza politica è stata sempre improntata al servizio della collettività nel rispetto delle istituzioni. Mai come in questo momento – prosegue – sono fortemente convinto che bisogna evitare la delegittimazione tra i poteri. La politica e la magistratura hanno ruoli distinti e autonomi, e nella loro azione devono essere guidati da un forte spirito di collaborazione volto a sconfiggere la malavita e affermare la legalità. Un grazie alla mia famiglia, che ha sofferto con me questo brutto momento”.