Fai Cisl: “tagli previsti con un passaggio da 130 a 90 milioni, annunciano gravi ricadute sul lavoro e sull’incolumità dei cittadini”
ROMA – “La manovra sarà approvata con un maxi-emendamento e tra i pasticci confermati spicca quello sul finanziamento alle attività dei forestali, che solo in Calabria subirà un vergognoso taglio di 40 milioni. Una scelta che gioca a favore dello spopolamento delle aree montane e affossa la cura del territorio, in un Paese dove 9 comuni su 10 sono a rischio idrogeologico. Altro che green new deal, misure come queste fanno molto male all’ambiente”. Lo afferma in una nota il segretario della Fai Cisl Onofrio Rota.
“Se proprio si vuole fare politica per l’ambiente, si sblocchi subito lo stallo sul contratto collettivo nazionale, scaduto nel 2012, si punti sulla piena attuazione del Testo Unico in materia di foreste e si provveda a finanziare le attività idraulico-forestali”. A rilanciare l’allarme sui forestali è la Fai Cisl Calabria: “Proprio ora che il rinnovo del contratto integrativo regionale, siglato la settimana scorsa, rappresenta un momento storico – dice il segretario Michele Sapia – i tagli previsti dalla nuova manovra, con un passaggio da 130 a 90 milioni, annunciano gravi ricadute sul lavoro e sull’incolumità dei cittadini”.