L’ex sindaco di Riace è intervenuto all’incontro “Migrazioni e Decreto Sicurezza”, organizzato dall’associazione Peppino Impastato di Cinisi, nella Facoltà di Lettere a Palermo
CALABRIA – “Non vedo una discontinuità con il precedente governo. L’immigrazione è un argomento che si continua a giocare sulla pelle delle persone, si continuano ad avere atteggiamenti di disumanità. C’è un arretramento di valori sociali e umani, ed è strano che chi si rende responsabile di queste misure poi riesca ad avere il consenso. Vuol dire che la società va verso una deriva di perdita di valori”. Così a Palermo Domenico Lucano, ex sindaco di Riace, a margine di un incontro, “Migrazioni e Decreto Sicurezza”, organizzato dall’associazione Peppino Impastato di Cinisi, nella Facoltà di Lettere.
“I due decreti sicurezza – ha continuato Lucano – sicuramente fanno parte di una strategia per distruggere il sistema di accoglienza in Italia”. Poi, ritornando alla sua esperienza come prima cittadino del piccolo centro calabrese, ha aggiunto: “La storia che ho vissuto da sindaco – ha proseguito – è la dimostrazione di come, nelle aree tragiche del Meridione d’Italia, l’immigrazione e l’accoglienza possano creare delle svolte sociali e rigenerare i paesi come è capitato a Riace. Quello che è successo dopo – ha concluso – è stato devastante perché c’è stata una evidente criminalizzazione della solidarietà e nel caso di Riace si è andati oltre”