Protesta questa mattina da parte di una decina di precari della sanità licenziati, che prestavano servizio nell’ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro
CATANZARO – Hanno occupato pacificamente gli uffici della direzione sanitaria dell’Azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro i precari licenziati, e sostenuti dal sindacato Usb e da altre maestranze, hanno attuato una protesta nell’area antistante l’edificio, annunciando anche l’intenzione di avviare uno sciopero della fame e della sete ad oltranza.
I precari hanno visto interrotto il loro rapporto di lavoro che avrebbe dovuto concludersi il 31 dicembre 2019, ed ora chiedono che venga attuata la proroga prevista e sancita anche da una legge apposita approvata in una recente seduta del Consiglio regionale della Calabria. La situazione venutasi a creare con il licenziamento di duecento precari tra medici, infermieri e operatori socio sanitari sta creando serie ripercussioni negative sul mantenimento dell’offerta di servizi sanitari ai pazienti dell’ospedale del capoluogo.
Per i precari che hanno raggiunto i 48 mesi dunque, non c’è altra soluzione e questo era stato sottolineato anche dal commissario Cotticelli. Il Pugliese-Ciaccio, come altre Asp e Aziende ospedaliere calabresi è in attesa della definizione da parte del sub-commissario Maria Crocco del fabbisogno del personale.